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ItaliaOggi-Nuove superiori, il decreto al rush

Atteso per oggi, tra le critiche del centrosinistra, l'ultimo parere. Il 17 scade la delega al governo. Nuove superiori, il decreto al rush Moratti e maggioranza divisi sull'avvio de...

11/10/2005
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ItaliaOggi

Atteso per oggi, tra le critiche del centrosinistra, l'ultimo parere. Il 17 scade la delega al governo.

Nuove superiori, il decreto al rush

Moratti e maggioranza divisi sull'avvio della sperimentazione

È atteso per oggi, nonostante le obiezioni sollevate dall'opposizione, il parere della commissione cultura della camera, dopo quello del senato, relativo al riordino del sistema di istruzione e formazione della scuola secondaria superiore. 'Siamo in presenza', è la denuncia dell'Unione, 'di un nuovo e arrogante colpo di mano del governo che blinda i provvedimenti e nega le più elementari regole della dialettica parlamentare'. I deputati della minoranza lamentano, in particolare, l'assenza di qualsiasi discussione intorno a un decreto il cui testo, peraltro, sarebbe stato inviato dal ministero con estremo ritardo.
Ma i tempi stringono e già la scorsa settimana il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, aveva sollecitato il presidente della commissione cultura, Ferdinando Adornato, ad accelerare i lavori. Il 17 ottobre scade infatti, come è noto, la delega al governo e prima di quella data il consiglio dei ministri, che si riunirà il prossimo 14 ottobre, dovrà approvare gli ultimi due decreti legislativi attuativi della legge n. 53: quelli relativi al riordino del secondo ciclo e all'attuazione dell'articolo 5 della legge delega sulla formazione e il reclutamento degli insegnanti. Per entrambi, e rispettivamente, sarebbero già pronti i pareri, presumibilmente positivi, dei due relatori di maggioranza, Fabio Garagnani e Angela Napoli. In particolare, e in merito al secondo ciclo, Garagnani avrebbe già espresso la sua intenzione di proporre l'anticipo della sperimentazione al settembre del 2006. Una dichiarazione, la sua, in aperto contrasto con il contenuto dell'accordo stipulato lo scorso 15 settembre tra governo e regioni in sede di Conferenza unificata e in base al quale il Miur si impegnava a non promuovere la sperimentazione 'sino alla definizione di tutti i passaggi normativi propedeutici all'avvio del secondo ciclo' (emendamento all'articolo 27 dello schema di decreto allegato al parere della Conferenza stato-regioni).

Si riproporrebbe così alla camera quanto già accaduto al senato dove la commissione cultura, espressasi favorevolmente sul testo di riforma, aveva tuttavia invitato 'il governo a considerare l'opportunità di avviare una sperimentazione nazionale dei nuovi percorsi formativi ai sensi dell'articolo 11 del decreto del presidente della repubblica n. 275 del 1999 a partire dall'anno scolastico 2006-2007 nel rispetto dell'autonomia delle singole scuole'. Un vero e proprio braccio di ferro che non vede l'uno contro l'altro armati maggioranza e opposizione, bensì da un lato il governo, con il ministro Moratti ormai convintosi dell'opportunità del rinvio e, dall'altro, la stessa maggioranza che sostiene il governo, decisa invece a procedere il più velocemente possibile. Quanto ai provvedimenti, dopo essere stati adottati dal consiglio dei ministri dovranno essere promulgati dal capo dello stato e infine pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale ma di varo della riforma non se ne parlerà se non a partire dal 2007-2008. Del resto, lo stesso riordino del primo ciclo, pur essendo arrivato al suo terzo anno di applicazione, conserva ancora il carattere della provvisorietà.
Iaia Vantaggiato


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