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ISTITUTO COMPRENSIVO CORIGLIANO D'OTRANTO: Ordine del giorno sul Progetto Nazionale di Sperimentazione

ISTITUTO COMPRENSIVO CORIGLIANO D'OTRANTO: Ordine del giorno sul Progetto Nazionale di Sperimentazione ISTITUTO COMPRENSIVO CORIGLIANO D'OTRANTO Al Sig. PRESIDENTE del Consiglio dei MIN...

07/09/2002
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ISTITUTO COMPRENSIVO CORIGLIANO D'OTRANTO: Ordine del giorno sul Progetto Nazionale di Sperimentazione
ISTITUTO COMPRENSIVO CORIGLIANO D'OTRANTO

Al Sig. PRESIDENTE del Consiglio dei MINISTRI
Palazzo Chigi - ROMA
Al Sig. MINISTRO DEL MIUR
Viale TRASTEVERE- Roma

Oggetto: Ordine del giorno sul Progetto Nazionale di Sperimentazione dei nuovi ordinamenti della scuola elementare e dell'Infanzia

Il Collegio dei Docenti dell'Istituto Comprensivo di Corigliano , riunitosi in data 5-9-2002 per decidere sulla eventuale adesione al Progetto Nazionale di Sperimentazione dei nuovi ordinamenti della scuola elementare e dell'Infanzia
dopo aver letto, esaminato e discusso il documento, ha deliberato all'unanimità di non aderire , evidenziando le seguenti problematiche:

SCUOLA DELL'INFANZIA

1. L'anticipo della frequenza dei bambini a due anni e mezzo implica una totale revisione della suddetta scuola sia nelle modalità organizzative , sia nelle figure professionali. Nella nota in oggetto tuttavia, non sono delineate con chiarezza né le une , né le altre. Inoltre si intravede il rischio di far perdere alla scuola dell'Infanzia la sua vera identità : essa ritornerebbe ad una funzione prevalentemente assistenzialistica a scapito di quella formativa ed educativa.
2. L'organizzazione e la gestione della scuola sarà resa più difficoltosa dalla presenza di fasce di età eccessivamente eterogenee e dall'eccessivo numero di bambini nelle sezioni.
3. Numerose sono le perplessità sul come intervenire nel caso in cui gli enti locali, per mancanza di fondi, non garantissero le condizioni di fattibilità della riforma stessa (le stesse perplessità riguardano anche la scuola elementare).
4. Si richiedono, inoltre, al personale docente, una professionalità più qualificata (tra l'altro delineata), un aggravio di lavoro, un aggiornamento delle competenze senza adeguata gratificazione economica (idem per la scuola Elementare)

SCUOLA ELEMENTARE

1. Non è chiaro come saranno riutilizzati i numerosi insegnanti che , inevitabilmente, risultano soprannumerari.
2. C'è il rischio di una eccessiva burocratizzazione del lavoro dell'insegnante per l'elaborazione dei piani di studio personalizzati, che presuppongono inoltre un esiguo numero di alunni, e non classi numerose come quelle attuali.
3. La formazione e l'aggiornamento dei docenti coinvolti nella sperimentazione deve avvenire prima dell'attuazione della sperimentazione e non in itinere, questo per evitare che voglia di riforma e facili improvvisazioni si ritorcano negativamente sulla formazione degli alunni.
4. Si prevedono difficoltà nell'organizzare la formazione delle classi prime derivanti dall'iscrizione anticipata facoltative.
5. L'anticipo dei due ordini di scuola, tiene presente soprattutto le esigenze delle famiglie e non quelle dei bambini che con i loro bisogni, le loro esperienze e la loro concretezza dovrebbero essere al centro di ogni progetto di riforma.
6. Le " novità " quali l'introduzione dell'Inglese e dell'Informatica nella nostra scuola sono una realtà già presente da diversi anni a partire dalla scuola dell'Infanzia.

Il Collegio dei docenti , convinto che soluzioni innovative rispetto a quelle attuali siano sempre ipotizzabili, ritiene che, oggi come oggi, la riforma così come prevista dal Ministro Moratti , porterebbe soltanto ad un ridimensionamento dell'offerta formativa e poche garanzie del diritto all studio.

Si delibera, inoltre, di inviare il seguente documento al Presidente del consiglio dei Ministri e al Ministro della Pubblica Istruzione.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dr. Luigi Martano


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