Il Tirreno-Il Nautico, la riforma Moratti e lo sfogo degli insegnanti

Il Nautico, la riforma Moratti e lo sfogo degli insegnanti

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"SIAMO gli insegnanti dell'Istituto Nautico "Cappellini" di Livorno. A proposito delle notizie comparse recentemente sulla stampa, in cui il ministero della pubblica istruzione minaccia provvedimenti contro le scuole con un rapporto insegnanti/allievi a suo parere troppo elevato, ci preme far notare come ancora una volta in tale sede si ingnorino le esigenze della didattica.
Come prima considerazione, bisogna dire che la scuola non si migliora con riforme più o meno fumose, con parole che riempiono la bocca. La buona scuola, l'attività didattica veramente formativa, sta tutta nel rapporto diretto docente - discente, e che se si volessero davvero migliorare le cose bisognerebbe aumentare, non diminuire il rapporto numerico fra insegnanti e allievi.
La seconda considerazione è una logica conseguenza della prima: in realtà c'è l'impressione che non si voglia affatto migliorare, ma seguire soltanto una logica di risparmio, molto meschina e, lasciatecelo dire, dissennata, perché la scuola è un investimento a lungo termine, e in questo modo si rischia di avere fra qualche anno carenze culturali gravissime nella nostra società. Non possiamo che condividere la preoccupazione dell'assessore Roncaglia, quando dice che si va verso la "scuola della mutua".
Infine una considerazione "tecnica": è ovvio che in alcune scuole questo famoso rapporto docenti/allievi sia particolarmente elevato, non a caso si tratta di Istituti Tecnici e Professionali. In tali scuole c'è abbondanza di materie tecniche, che prevedono un laboratorio o un'officina, e quindi necessariamente la presenza di un insegnante tecnico - pratico in Copresenza con l'insegnante di teoria.
Ci sia consentito illustrare, a titolo di esempio, la situazione della nostra: è un Istituto Nautico, scuola con un elevatissimo contenuto tecnologico, abbiamo laboratori di: navigazione, meteorologia, radar, simulazione, informatica, elettronica, macchine, fisica, chimica, lingue, officina macchine utensili e officina saldatura.
Una riprova di tutto ciò è che la grande struttura di piazza Giovine Italia contiene relativamente poche aule, e adesso che abbiamo una classe in più dell'anno scorso, è al completo.
In ognuno di questi laboratori è prevista, giustamente, la presenza contemporanea di due insegnanti, in modo da poter seguire da vicino, di persona, un numero maggiore di allievi.
Riteniamo in definitiva che la buona didattica si possa fare soltanto seguendo i ragazzi da vicino il più possibile, e quindi scuole abbastanza piccole ed un elevato rapporto numerico insegnanti/allievi.
Grazie per l'ospitalità.