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Il Sole 24 ore - L'Istruzione prepara il ricorso sulla circolare per le supplenze

L'Istruzione prepara il ricorso sulla circolare per le supplenze (NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Il ministero del l'Istruzione ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio (l...

23/08/2002
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Il Sole 24 Ore

L'Istruzione prepara il ricorso sulla circolare per le supplenze
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Il ministero del l'Istruzione ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio (la n. 7121) che ha annullato il doppio punteggio per gli abilitati attraverso le scuole di specializzazione per l'insegnamento (Siss), ritenendo che quello connesso al servizio svolto durante il corso non possa sommarsi a quello relativo al titolo. La linea "dura" del ministero è stata accompagnata da rassicurazioni: la situazione - hanno detto fonti del ministero - "è assolutamente gestibile e non pregiudicherà il regolare avvio dell'anno scolastico". Il Tar Lazio ha annullato una circolare del ministero dell'Istruzione di giugno (la n. 69) nella parte in cui si dispone per gli abilitati presso le scuole di specializzazione l'assegnazione di un punteggio per l'insegnamento eventualmente svolto (nel periodo di sospensione delle lezioni), oltre a quello riconosciuto per il titolo conseguito. I giudici amministrativi hanno infatti ritenuto incompatibile l'insegnamento con la frequenza del corso di specializzazione. E ciò potrebbe comportare, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, correzioni nelle graduatorie utilizzate per attribuire le supplenze. Il ministero, secondo quanto si è appreso, ha avviato una rilevazione sulle 18 Direzioni scolastiche regionali, da cui risulterebbe che "solo qualche centinaio di casi di insegnanti precari potrebbero essere collegati agli effetti della sentenza del Tar Lazio". Per cui il fenomeno "circoscritto e contenuto", secondo i tecnici del ministero, non dovrebbe provocare particolari disagi a famiglie e studenti, consentendo il regolare inizio delle lezioni. Nonostante le rassicurazioni del ministero, questa nuova tegola (i criteri delle graduatorie sono stati censurati da un'altra sentenza del Tar Lazio e da una pronuncia del Tribunale dell'Umbria) non sembra però di poco conto. In Sicilia, per esempio, l'assessore regionale ai Beni culturali, Fabio Granata, ha annunciato ieri lo slittamento di due settimane dell'inizio dell'anno scolastico (dal 17 al 30 settembre), motivando il ritardo proprio con i possibili effetti della sentenza del Tar Lazio. Il ministero dell'Istruzione ha criticato questa decisione, affermando che in Sicilia è tutto pronto per un regolare avvio delle lezioni, e ha ridimensionato la cifra di 2.900 insegnanti di sostegno potenzialmente toccati dalla sentenza fatta trapelare dall'amministrazione regionale siciliana. "I "casi Ssis" non raggiungono le 50 unità", sostiene l'Istruzione. Ma presto potrebbero aprirsi altri focolai di crisi. L'assessore della Campania, cui spetta anche il coordinamento delle Regioni, Adriana Buffardi, ha avvertito che lo slittamento dell'avvio delle lezioni per effetto della sentenza del Tar Lazio è un rischio concreto che potrebbe interessare anche altre regioni, a partire proprio dalla sua. L'ipotesi di una circolare ministeriale che adegui subito alla sentenza del Tar il calcolo dei punteggi per gli insegnanti precari sembra però definitivamente sfumare con la scelta di Viale Trastevere di impugnare la decisione del Tar, puntando invece sull'effetto sospensivo del ricorso. Marco Bellinazzo


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