Il Piccolo-Statali, 106 euro in più nella busta paga

Accordo fatto per il pubblico impiego. La Confindustria punta i piedi. Introdotta la lotta al mobbing e alle molestie sessuali
Statali, 106 euro in più nella busta paga

ROMA - Sindacati e governo plaudono, mentre Confindustria attacca l'accordo, giudicandolo "grave". È stato firmato ieri il rinnovo del contratto del pubblico impiego. I 204mila dipendenti ministeriali riceveranno un aumento medio complessivo di 106 euro mensili per tredici mensilità (ossia una crescita della retribuzione media del 5,66%) oltre alla corresponsione degli arretrati dal primo gennaio 2002. L'accordo è stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ma non da Cisal Intesa, RdB e Flp- Usae. La firma è giunta al termine di una trattativa difficile, sbloccata da un negoziato ad oltranza andato avanti per tutta la notte nella sede dell'Aran, l'agenzia che tratta per il governo.
IL NUOVO CONTRATTO Riguarda il quadriennio normativo 2002-2005 e il biennio economico 2002-2003. La parte normativa presenta delle novità di rilievo: sarà riesaminata la classificazione del personale, per una maggiore efficienza e in considerazione della legge che introduce la vice dirigenza. È stata introdotta la lotta al "mobbing", i comportamenti discriminatori verso il personale, e alle molestie sessuali. Si potrà punire anche il persistente scarso rendimento per negligenza. In tutti questi casi, è prevista lo stop alla corresponsione dello stipendio fino a sei mesi.
ORARIO E BUSTA PAGA Confermate le 36 ore settimanali medie. Gli aumenti saranno suddivisi in due blocchi. Una quota è finalizzata all'aumento dell'indennità di amministrazione e al salario variabile definito in contrattazione integrativa. In busta paga sarà conglobata l'indennità integrativa speciale. Ciò permetterà una buonuscita più elevata.
LE REAZIONI. Il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, ha difeso l'accordo dalle bordate degli industriali: "È giusto e non deborda. Un governo degno di questo nome e parti sociali degne di questo nome sono vincolate al rispetto di ciò che avevano sottoscritto un anno fa". Almeno su questa vicenda Cgil, Cisl e Uil sono d'accordo. L'intesa è buona. E adesso, dicono, via con il rinnovo per scuola, sanità ed enti locali. Per Guglielmo Epifani (Cgil), è un "risultato importante che fa da contratto battistrada". Secondo Savino Pezzotta (Cisl) è "un buon contratto che tutela il potere d'acquisto dei salari". Infine, il segretario confederale Uil, Antonio Foccillo: "Finalmente abbiamo messo fine ad una storia che durava da ben 13 mesi".
NO DI CONFINDUSTRIA. "Lede la competitività del Paese". Parola del vice presidente Guidalberto Guidi, che ha rincarato la dose: "Dal 1995 al 2001 abbiamo avuto retribuzioni medie della pubblica amministrazione 11 punti in più dell'inflazione e 6 dell'industria". E ha avvisato: "Sul rinnovo dei metalmeccanici non ci sposteremo da quanto offerto".
s.nap.