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Il Piccolo-"Riforma Moratti, sarà battaglia in aula"

I deputati del Centrosinistra confermano la netta avversità al ddl che approderà alla Camera lunedì "Riforma Moratti, sarà battaglia in aula" Rosato: "Sistema universitario penali...

15/02/2005
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Il Piccolo

I deputati del Centrosinistra confermano la netta avversità al ddl che approderà alla Camera lunedì
"Riforma Moratti, sarà battaglia in aula"
Rosato: "Sistema universitario penalizzato". Maran: "Ricercatori abbandonati"


Tra le riforme proposte dall'attuale Governo nazionale, è quella che ha provocato le reazioni più vigorose anche a Trieste. Si tratta del disegno di legge Moratti sullo stato giuridico e il reclutamento dei docenti universitari, "bocciato" da vari consigli di facoltà e dal Senato accademico dell'ateneo locale, nel quale circa un quinto delle lezioni resta "congelato" a causa del prolungato stato d'agitazione di buona parte dei ricercatori.
Sempre da Trieste si sono aggiunti, ieri, strali di "netta contrarietà al provvedimento" da parte dei parlamentari regionali di Centrosinistra, che in una conferenza stampa hanno annunciato "una ferma opposizione" al ddl, che sarà preso in esame dalla Camera a partire da lunedì prossimo.
"Il ministro Moratti - ha attaccato il deputato di Intesa Democratica, Ettore Rosato - dimostra di non conoscere il sistema universitario italiano. Oppure si pone degli obiettivi diversi rispetto alle reali esigenze di riorganizzazione e sviluppo dello stesso mondo accademico. Di fronte alle pressioni di quasi tutto il mondo universitario, che negli ultimi mesi aveva chiesto formalmente la sospensione dell'iter parlamentare e la revisione del ddl, il ministro mantiene un atteggiamento prevedibile quanto inspiegabile. Nessuno nega la necessità di una riforma del sistema accademico, ma questa viene contestata da tutti. Mina l'autonomia dell'università, che attraverso la ricerca deve diventare un motore di sviluppo e competitività del sistema economico del paese".
Alessandro Maran (Ds) ha quindi confermato che "in aula l'opposizione presenterà un centinaio di emendamenti, mirati a tutelare il ruolo dei ricercatori (che in Italia sono circa 20mila, ndr), ma anche a snellire le procedure consorsuali e a contrastare la precarizzazione dell'accesso dei giovani alla professione di docente. Il provvedimento proposto dal governo testimonia come la maggioranza di Centrodestra manchi di un disegno strategico per la qualificazione e lo sviluppo della ricerca all'interno delle università, che sia in linea con l'impulso alla cosiddetta 'economia della conoscenza' sancita in sede comunitaria".
Secondo Maran "è preoccupante pure la gestione dell'iter di questo testo. Pare, che il governo rinuncerà alla delega sul ddl, che verrà così trasformato in legge ordinaria, efficace in tempi rapidi. Eppure manca, ancora, il parere della Commissione Bilancio. Per questi motivi - ha concluso Maran - i capigruppo del Centrosinistra (che giovedì incontreranno i sindacati di università e ricerca, ndr) sono intenzionati a presentare rilievo formale al presidente della Camera Casini, chiedendo che il testo torni alla Commissione cultura e ricominci il suo iter".
Sul tema interviene anche il deputato delle Liste civiche Roberto Damiani: "Voterò contro il ddl Moratti perché non c'è nessuna certezza di finanziamento, blocco del reclutamento con conseguente interdizione d'accesso ai giovani, dirigismo ministeriale portato all'eccesso".
Piero Rauber


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