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Il Piccolo-Clima caldo anche in Commissione cultura della Camera.

Clima caldo anche in Commissione cultura della Camera. Le opposizioni: "Votare bipartisan? È stupefacente" "Scuola, il disegno di legge è incostituzionale" La Cgil attacca il ministro e minaccia i...

01/02/2003
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Il Piccolo

Clima caldo anche in Commissione cultura della Camera. Le opposizioni: "Votare bipartisan? È stupefacente" "Scuola, il disegno di legge è incostituzionale"
La Cgil attacca il ministro e minaccia il ricorso: ci riporta indietro di 50 anni

ROMA - Nel giorno in cui Letizia Moratti, pur ammettendo i problemi della scuola, stigmatizza il fatto che su di essa si operi per diversificazioni ideologiche e non di contenuto e si augura soluzioni bipartisan, la Cgil sferra un nuovo, durissimo attacco alla riforma, annunziando che, nel caso in cui sia approvata, investirà la Corte costituzionale. Ed Enrico Panini, segretario generale della Cgil, va oltre, dicendo che, di questi ricorsi, oltre alla Confederazione, si renderanno promotrici le Regioni. Perchè, dice oggi davanti all'assemblea nazionale dei delegati della Cgil, il disegno di legge è incostituzionale, "sia sul versante delle prerogative dello Stato, sia su quelle delle Regioni". Al leader della Cgil Scuola - nella stessa occasione - fa eco anche il segretario generale Guglielmo Epifani, che nella riforma proposta da Moratti vede il pericolo reale di un salto all' indietro per il Paese di 50 anni, quando davanti a loro i bambini avevano "due strade professionali e formative diverse".
Epifani, poi, contesta duramente l'ipotesi - formulata nelle ultime ore - che il percorso parlamentare della riforma possa essere più breve di quello che si era pensato e, quindi, così come affermato da alcuni esponenti dell'opposizione, espropriando gli avversari del Governo della possibilità di contrastare il progetto: "può essere un giorno, un mese, un anno o una legislatura, ma faremo di tutto affinchè sia riaffermato un disegno riformatore perchè questa è una riforma che ci porta indietro". Che il clima torna ad essere caldissimo lo dimostrano anche le contrapposizioni in commissione Cultura, dove la bocciatura da parte della maggioranza dell'emendamento che mirava a revocare la valenza del voto in condotta nella determinazione della media; bocciatura che i Ds hanno bollato come una precisa volontà a chiudere il confronto. La richiesta esplicita della Moratti di proseguire su una strada bipartisan viene definita "stupefacente" da Ds e Margherita.
Che la strada per fare avanzare la scuola italiana rispetto a quelle degli altri Paesi industrializzati sia lunga e soprattutto difficile Letizia Moratti lo ammette, ma - rispondendo alle domande de Il Riformista - ribatte seccamente, rispedendo al mittente le accuse. Starei distruggendo il Liceo? Accusa falsa, replica il Ministro, formulata da chi vuole mantenere lo status quo. Parlano le percentuali, aggiunge in sostanza il ministro, perchè il liceo oggi assorbe solo l'otto per cento della popolazione scolastica. "Vogliamo occuparci anche del resto? - chiede Moratti, aggiungendo che "è oggi che il sistema scolastico è classista e selettivo: perchè i più dotati e i più benestanti vanno al liceo e gli altri finiscono in quell'area grigia dalla quale solo il 50 per cento esce con un diploma, contro il 70% degli altri grandi Paesi europei?".



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