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Il Nuovo-tutti in classe un'ora dopo

, tutti in classe un'ora dopo Il 10 settembre prossimo, data di inizio dell'anno scolastico, gli insegnanti incroceranno le braccia. Sciopereranno per un'ora all'inizio delle lezioni. Protestano ...

07/09/2002
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Il Nuovo

, tutti in classe un'ora dopo

Il 10 settembre prossimo, data di inizio dell'anno scolastico, gli insegnanti incroceranno le braccia. Sciopereranno per un'ora all'inizio delle lezioni. Protestano contro i tagli della riforma Moratti.
MILANO '#8211; 'Cominciamo bene'. Potrebbe essere il commento dei genitori che il 10 settembre accompagneranno i figli a scuola. Dovranno decidere se portarli in classe un'ora dopo oppure lasciarli nelle aule senza docenti. Tutte le scuole della Lombardia, infatti, inizieranno l'anno scolastico con un'ora di sciopero. Fallita la mediazione tra sindacati, Regione e direzione scolastica, i professori incrociano le braccia.

Protestano contro il taglio di risorse previsto dalla Riforma Moratti, che mette a repentaglio programmi e progetti sperimentali. Sono centinaia, accusano i docenti, le attività cancellate da un anno all'altro, su cui studenti e genitori non potranno più fare affidamento. Penalizzati dai tagli soprattutto gli alunni extracomunitari, che non potranno più contare su insegnanti di sostegno o su progetti che mirano a facilitare l'integrazione. Ma in pericolo sono anche attività artistiche, musicali e artistiche, che di solito hanno poco spazio all'interno dei programmi tradizionali.

'Esistono diversi approcci all'apprendimento '#8211; dicono gli insegnati '#8211; studiare non vuol dire solo saper leggere e scrivere. Ogni studente ha modi diversi di imparare e si arricchisce attraverso esperienze diverse da quelle previste dai modelli di insegnamento tradizionali'.

In ballo, secondo gli insegnati, c'è la scuola del futuro. Così Cgil, Cisl e Uil, pur apprezzando la mediazione della direzione Scolastica e della Regione, daranno il via libera allo sciopero. L'intesa non c'è anche perché, sostengono i sindacati, gli interventi proposti dagli interlocutori non sono risolutivi. Solo lo Snals si è dissociato dallo sciopero, firmando un documento congiunto con Regione e Direzione scolastica.


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