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Il Nuovo-scuola, è già autunno caldo

Scuola, è già autunno caldo Le modifiche finali ai tagli in Finanziaria non convincono i sindacati, che confermano gli scioperi del 14 e del 18. Moratti: 21mila immissioni in ruolo. A Venezia 2...

02/10/2002
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Il Nuovo

Scuola, è già autunno caldo

Le modifiche finali ai tagli in Finanziaria non convincono i sindacati, che confermano gli scioperi del 14 e del 18. Moratti: 21mila immissioni in ruolo. A Venezia 20mila in piazza contro il buono scuola.
ROMA - Le modifiche dell'ultim'ora apportate alla finanziaria non sono state sufficienti. I sindacati della scuola sono usciti dall'incontro con il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti confermando lo sciopero: il 18 ottobre la Cgil e il 14 le altre sigle. Il 'momento della verità', rappresentato dal documento economico ha confermato, secondo i sindacati, l'assenza di risorse per la scuola. E a Venezia la mobilitazione è già iniziata: in 20mila in piazza contro il buono scuola.

Le ragioni dei sindacati. Secondo il leader della Cgil Scuola, Enrico Panini, 'prosegue la linea dei tagli e dei mancati investimenti e la scuola pubblica continua ad essere pesantemente sotto attacco. Tutto ciò '#8211; sottolinea Panini - trae origine dalle scelte di politica scolastica di questo governo e dal ddl delega in discussione al Senato che è incostituzionale, che privatizza l'istruzione e che ridurrebbe l'obbligo scolastico di un anno'. Panini conferma la richiesta 'di uno sciopero unitario con una manifestazione nazionale a Roma per il 18.

Sciopero sì, ma il 14 ottobre, per la Gilda degli Insegnanti il cui segretario generale, Alessandro Ameli, sottolinea come nella finanziaria presentata oggi dal ministro, anche se le economie sono in parte ridimensionate rispetto agli annunci, 'rimane l'assenza di risorse economiche da destinare al rinnovo del contratto'. Anche per quanto riguarda l'annuncio di 21 mila immissioni in ruolo, sottolinea, 'sono state subordinate a determinate condizioni. Resta quindi confermato lo sciopero'. Secondo il segretario generale della Uil Scuola Massimo di Menna, 'il testo della finanziaria conferma che non c'è nessun investimento sulla scuola'. 'Nessun elemento di novità' vede nella finanziaria il segretario generale dello Snals, Fedele Ricciato, secondo il quale 'il governo ha disatteso il suo programma e soprattutto le legittime aspettative del personale della scuola. Ha rinnovato le politiche di tutti i governi della Repubblica, fatte di tagli'. Per il segretario della Cisl Scuola, Daniela Colturani, infine, il 'anche se il testo è stato profondamente modificato rispetto alle anticipazioni resta la gravità di scelte finalizzate al mero risparmio e prive di una qualsiasi visione strategica sul sistema scuola'.

La mossa della Moratti. Non è bastato nemmeno l'annuncio fatto in commissione Cultura dal ministro Moratti: "Abbiamo chiesto anche per quest'anno al ministero dell'economia l'immissione in ruolo per 21 mila docenti". Il ministro ha sottolineato quest'anno che si è preferito "prima approfondire le tematiche legate alla razionalizzazione della spesa del personale docente e non docente".

Su queste aree, ha riferito ancora il ministro, si è intervenuti con due provvedimenti: il recente decreto approvato dal consiglio dei ministri e le norme previste dalla legge finanziaria, "quelle che abbiamo scritto noi - ha precisato Moratti - e non quelle che aveva scritto il ministero dell'economia. Solo a fronte di una quantificazione dei risparmi - ha proseguito - e avendo prima verificato le risorse a disposizione abbiamo ritenuto corretto richiedere le immissioni in ruolo". La parola passa ora al ministro dell'economia.

Manifestazione a Venezia. L'autunno caldo della scuola è già iniziato, almeno a Venezia: una grande folla di gente ha invaso le strade del capoluogo veneto Venezia questa mattina per partecipare alla mobilitazione indetta dall'Unione degli Studenti per contestare la legge regionale sui buoni scuola.

Oltre 20.000 tra studenti, docenti e cittadini sono scesi in piazza per contestare una legge, 'quella sui buoni scuola, che finanzia le scuola private dimenticandosi della scuola pubblica'. Una grande manifestazione a Venezia per dire 'no' a una 'falsa legge di diritto allo studio - sottolinea in una nota l'Unione degli Studenti - e per invitare i cittadini veneti a votare 'Sì' al referendum abrogativo che avrà luogo domenica 6 ottobre'.


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