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Il Nuovo - Moratti: "Rifondare il sistema scuola"

Moratti: "Rifondare il sistema scuola" Il ministro spiega la sua riforma all'Università Cattolica di Milano, dove gli studenti l'accolgono tra gli applausi. E annuncia novità anche per gli Aten...

05/02/2002
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Il Nuovo

Moratti: "Rifondare il sistema scuola"

Il ministro spiega la sua riforma all'Università Cattolica di Milano, dove gli studenti l'accolgono tra gli applausi. E annuncia novità anche per gli Atenei: "Monitoreremo la qualità dei corsi".
IL VIA LIBERA ALLA GRANDE RIFORMA

MILANO - Rifondare ruoli e responsabilità assegnati a Scuola, Università e ricerca. Così il ministro per l'Istruzione, Letizia Moratti, spiega la riforma varata pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri. Rilancia anche sull'Università: "Monitoreremo la qualità dei corsi".

Nell'intervento davanti alla platea dell'Università Cattolica, dove ha partecipato all'inaugurazione dell'80 esimo Anno Accademico (ed è stata accolta da un coro di consensi da parte degli studenti), il Ministro ha delineato le linee guida del progetto di riforma.'Siamo ispirati- ha spiegato Letizia Moratti- da una visione unitaria e integrata del sistema, che si estende dalla scuola materna e dell'infanzia all'istruzione superiore, all'università e alla ricerca'.

Il ministro pensa anche a nuove misure per l'Università. In primo luogo per ''predisporre un sistema di monitoraggio della qualità dei corsi'. 'Misureremo - ha detto la Moratti- l'adeguatezza dei mezzi messi a disposizione dei docenti e degli studenti. Porremo gli studenti nelle condizioni di fare un confronto trasparente tra università e singole facoltà quanto a strumenti didattici, strutture funzionanti, libri utilizzabili e consultabili'.

Letizia Moratti promette inoltre di rafforzare il preorientamento universitario, di affiancare gli studenti con sistemi di tutoraggio e di introdurre anche nelle università l'accreditamento del prodotto formativo e la certificazione della qualità dei servizi.
I punti fondamentali vengono così definiti parlando di "centralità degli studenti, valorizzazione della missione e identità sociale dell'università, ridefinizione dei ruoli dei docenti, intensificazione del rapporto con il mondo del lavoro, incentivazione della ricerca scientifica".

"Non possiamo però fermarci a obiettivi puramente quantitativi - conclude - occorrerà formare identità più forti, ridare agli studenti le sicurezze individuali e collettive che sembrano aver smarrito".