FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3770539
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Nuovo-Finanziaria, dalla scuola risparmi per 242 milioni.

Il Nuovo-Finanziaria, dalla scuola risparmi per 242 milioni.

Da Finanziaria, dalla scuola risparmi per 242 milioni. Ecco la bozza che andrà lunedì in Consiglio dei ministri. Docenti: 18 ore nella stessa scuola, più controlli sugli insegnanti di sosteg...

28/09/2002
Decrease text size Increase text size
Il Nuovo

Da

Finanziaria, dalla scuola risparmi per 242 milioni.

Ecco la bozza che andrà lunedì in Consiglio dei ministri. Docenti: 18 ore nella stessa scuola, più controlli sugli insegnanti di sostegno. 7.500 bidelli e impiegati in meno. Il personale dei distretti torna nelle scuole.
di Alberico Giostra

ROMA - Ecco la vera finanziaria della scuola. In anteprima presentiamo la bozza autentica che sarà discussa in Consiglio dei Ministri. E' un testo molto diverso dal testo circolato la scorsa settimana, più volte ma inutilmente smentita dal Ministero dell'Istruzione e che ha già dato luogo alla proclamazione di due scioperi generali.

Le misure contenute nel testo autentico sono sostanzialmente un'ottimizzazione dei provvedimenti della Finanziaria del 2002. Alla scorsa finanziaria ci si riallaccerà per la composizione dei posti di insegnamento, così come ci si aggancerà alla finanziaria del 1997 circa l'affidamento dei servizi di pulizia, il cui mancato controllo viene considerato tra le cause dell'aumentato deficit dell'Istruzione.

Ma ci sono naturalmente delle autentiche novità come la restituzione alle scuole del personale utilizzato dai distretti scolastici e la compressione per qualche punto percentuale degli organici Ata, cioè impiegati, bidelli e tecnici (tra il 2 e il 3% e non del 20% come si è detto).

Ma vediamo cosa prevede la finanziaria per l'universo scuola, articolo per articolo:

1) L'articolo 1 della bozza si occupa del personale docente: si ribadisce la necessità del completamento delle 18 ore contrattuali e dell'assorbimento degli spezzoni, così come previsto dalla scorsa Finanziaria. Sarà possibile individuare moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre, cercando di salvaguardare l'unitarietà dell'insegnamento delle singole discipline. Ovvero, un insegnante non sarà più costretto a dividersi fra più scuole per riuscire a raggiungere il tetto delle 18 ore. Per quanto riguarda questo articolo, non vengono conteggiati risparmi perché erano già previsti dalla Finanziaria 2002.

2) In questo secondo punto si fissa, d'intesa tra Ministero dell'Istruzione e dell'Economia, la definizione delle dotazioni d'organico dei collaboratori scolastici, ovvero gli Ata, per arrivare ad una riduzione complessiva nel triennio 2003/2005 del 3% della dotazione d'organico del 2002/3. Per ognuno degli anni considerati la riduzione non potrà essere inferiore all'1%. Il che vuol dire circa 2.500 bidelli, impiegati e tecnici in meno all'anno, 7.500 in tutto. Su questo punto tuttavia non c'è ancora accordo tra Moratti e Tremonti. Quest'ultimo chiede che la riduzione degli Ata sia del 6%, ovvero il 2% l'anno.

Inoltre a Viale Trastevere vogliono affidare in appalto i servizi di pulizia delle scuole. L'intenzione è di riportare ad unitarietà gli appalti alle Cooperative e l'utilizzazione delle Cooperative di Lavoratori socialmente utili. Lo scopo è di riprendere la lettera della Finanziaria del 1997 che affidando in appalto i servizi di pulizia prevedeva la riduzione di una parte dell'organico di Istituto senza però creare un soprannumero.

3) Il terzo punto della finznaiaria prevede che dal prossimo anno scolastico, il 2003/4, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario utilizzato nei Distretti scolastici torni a lavorare nelle scuole. Si tratta di circa mille persone che lavorano in istituzioni, i distretti, che secondo lo stesso Ministero dell'Istruzione sono state svuotate di ogni compito dopo l'introduzione dell'autonomia scolastica e le modifiche costituzionali.

4) La bozza prevede che il personale docente dichiarato inidoneo all'insegnamento per motivi di salute ma in realtà idoneo ad altri compiti secondo le Commissioni mediche delle Asl, venga utilizzato presso altre Amministrazioni scolastiche ma anche di altri Enti pubblici o statali. Se però questo personale, che attualmente ammonta tra docenti e dirigenti a 5.300 unità (di cui 3900 sono permanentemente fuori ruolo), non passerà ad altro ruolo, verrà mantenuto in servizio per altri cinque anni dalla data del collocamento fuori ruolo o di utilizzazione in altri compiti. Passato però questo periodo di cinque anni sarà licenziato.

Il collocamento fuori ruolo, precisano a Viale Trastevere, non riguarderà quel personale amministrativo, tecnico e ausiliario già inidoneo a svolgere le proprie funzioni, che attualmente ammonta a 2.100 unità di cui 1860 permanentemente fuori ruolo. Anche per quanto riguarda questo passaggio siamo molto lontani da quel 40% di riduzione del personale fuori ruolo di cui parlava la prima bozza "apocrifa" della Finanziaria della scuola.

5) E veniamo alla delicata questione degli insegnanti di sostegno. Al Ministero dell'Istruzione sono categorici: non ci sarà alcuna modifica del rapporto tra alunni e insegnanti di sostegno. Non è dunque vero che si passerà da 1 a 138 a 1 a 145 come riportava l'art.12 della bozza circolata nei giorni scorsi. Piuttosto ai fini di una distribuzione territoriale più armonica, l'attivazione di posti di sostegno in deroga (circa 22.000) che secondo i tecnici di Viale Trastevere ha comportato il continuo lievitare dell'organico arrivato a 73.000 unità, sarà più attentamente tenuta sotto controllo, definendo un contingente da utilizzare per le varie deroghe e cercando di non creare squilibri nella distribuzione territoriale.

In sostanza l'attivazione di posti di sostegno in deroga al rapporto insegnanti/alunni stabilito dalla legge 449 del 1997 all'art.40, sarà disposta dal Dirigente competente dell'Ufficio scolastico regionale all'interno di un contingente di posti assegnato per decreto.

6) Questo è il passaggio nel quale i tecnici dell'Istruzione quantificano i risparmi che si otterranno grazie ai dispositivi illustrati in precedenza. Le economie di spesa saranno 30,43 milioni di euro per l'anno 2003, 90,46 milioni di euro per l'anno 2004, e 121,31 milioni di euro per l'anno 2005. Nel triennio 2003/05 sono dunque previste economie per complessivi 242,20 milioni di euro.

Questi risparmi sono destinati ad incrementare le risorse per la valorizzazione del personale docente e per il trattamento accessorio del personale amministrativo tecnico e ausiliario sempre dopo che si siano verificate le economie stesse. Anche in questo caso esiste una non ancora ricomposta divergenza tra Tremonti e la Moratti. Il Ministro dell'Economia vorrebbe risparmiare di più, 327,95 milioni di euro.

Per parlare di questa e non di altre Finanziarie della scuola, il Ministro Moratti ha convocato Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals e Associazione Nazionale Presidi (ANP) il giorno 1 ottobre alle 17,30 al Ministero dell'Istruzione.

(27 SETTEMBRE 2002; ORE 11:20)


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL