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Il Mattino-IL 23 OTTOBRE NUOVO INCONTRO PER IL CONTRATTO

IL 23 OTTOBRE NUOVO INCONTRO PER IL CONTRATTO ELENA ROMANAZZI L'incontro per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei docenti e del personale Ata è già fissato per il 23 ottobre prossimo...

14/10/2002
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Il Mattino

IL 23 OTTOBRE NUOVO INCONTRO PER IL CONTRATTO
ELENA ROMANAZZI
L'incontro per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei docenti e del personale Ata è già fissato per il 23 ottobre prossimo, ma per i sindacati, che oggi hanno deciso di scioperare (tutti ad eccezione della Cgil e dei Cobas che incroceranno le braccia venerdì 18), se non ci saranno gli aumenti richiesti, la riunione sarà praticamente inutile.
Il ministro Letizia Moratti, infatti, ha proposto per il biennio 2002-2003 un aumento che oscilla dagli 80 euro fino ad un massimo (per chi ha una maggiore anzianità) di 110 euro lordi al mese. Cifre considerate del tutto "ridicole" da Cisl, Uil, Snals, Gilda e Unicobas che hanno deciso oggi di bloccare la scuola proclamando uno sciopero di tutti i docenti. Le promesse del ministro, sottolineano i sindacati, erano ben altre. Il governo aveva assicurato un impegno pari a 15 mila miliardi per la scuola in cinque anni. Risorse di cui, sempre secondo i rappresentanti del mondo della scuola, non c'è nessuna traccia. Questi fondi non dovevano essere utilizzati solo per attestare gli stipendi dei docenti italiani sugli stessi livelli dei loro colleghi europei, ma anche per l'attuazione della riforma, per l'edilizia scolastica, per la formazione.
Le cifre proposte nel primo incontro per il rinnovo contrattuale, riducono di pochissimo il gap esistente tra le buste paga degli insegnanti italiani e quelli europei. Un docente della scuola primaria appena assunto - secondo le tabelle delle Uil scuola, guidata da Massimo Di Menna - guadagna il dieci per cento in meno di un suo collega europeo. La differenza aumenta quando scatta l'anzianità: con 15 anni di lavoro sulle spalle gli insegnanti italiani guadagnano il 23 per cento in meno di quelli europei. Un docente delle materne o delle elementari parte con uno stipendio netto di 2 milioni di vecchie lire e arriva dopo quarant'anni a 2 milioni e 800mila lire al mese. Di poco superiore la busta paga per le medie e per le superiori: si parte da 2 milioni e 197mila lire e si arriva dopo quarant'anni rispettivamente a 3 milioni e 66mila lire e 3 milioni e 191mila lire.
la trattativa si presenta molto difficile, anche perché è improbabile che vengano aggiunte ulteriori risorse per il rinnovo del contratto rispetto a quelle già previste in Finanziaria e che consentono un recupero dell'inflazione pari al 5,66 per cento in due anni.
Diverse le manifestazione che sono state organizzate dai sindacati Cisl, Uil, Gilda, Snals e Uicobas per oggi sul territorio nazionale. Sono previste due manifestazioni nella capitale. Una è stata promossa dalla Gilda e si terrà a piazza Montecitorio, l'altra invece dall'Unicobas davanti al ministero della Pubblica Istruzione. La Cgil scuola scenderà in piazza venerdì. Uno sciopero che per i docenti non è stato ancora annunciato ufficialmente e che secondo la commissione di garanzia non rispetterebbe i termini previsti dalla legge. "Un boicottaggio - spara a zero il leader della Cgil Scuola, Enrico Panini - che mira a terrorizzare gli insegnanti, dal momento che si dice loro che saranno multati mentre, invece, è previsto solo un richiamo scritto".


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