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Il Mattino-Bufera sulla scuola

BUFERA SULLA SCUOLA DANIELA DE CRESCENZO Quello della scuola è ormai un fronte di guerra. E le notizie che arrivano dalle trincee sono sempre peggiori. Arretra la Sicilia, si batte la Campania. ...

23/08/2002
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Il Mattino

BUFERA
SULLA SCUOLA
DANIELA DE CRESCENZO
Quello della scuola è ormai un fronte di guerra. E le notizie che arrivano dalle trincee sono sempre peggiori. Arretra la Sicilia, si batte la Campania. Il ministero parte al contrattacco e decide di chiedere al consiglio di Stato la sospensiva della sentenza del Tar del Lazio che obbliga a rivedere il punteggio dei docenti delle scuole di specializzazione di istruzione superiore (Ssis). Una decisione che blocca, per il momento, la revisione delle graduatorie. "Il ministero questa volta ha deciso di fare esattamente il contrario di quello che aveva fatto due mesi fa quando non si appellò alla prima sentenza del Tar e decise di rivedere le posizioni di tutti i docenti Ssis", sostiene il segretario della Cgil Scuola, Enrico Panini. Per viale Trastevere i casi da rivedere sarebbero, in ogni caso, poche centinaia. Ma i sindacati paventano un effetto a cascata: se si sposta un docente bisogna modificare le posizioni, e le scelte, di tutti quelli che lo seguono.
In Sicilia. La necessità di risistemare le graduatorie, ma anche la calura estiva, hanno indotto l'assessore regionale ai Beni culturali, Fabio Granata. a rinviare l'avvio dell'anno scolastico in Sicilia dal 17 al 30 settembre. E il ministero della Pubblica Istruzione fa sapere: "L'organizzazione della Direzione regionale è pronta a partire". Le nomine effettuate, spiegano a viale Trastevere, sono già state 6.500 e i cosiddetti "casi Ssis" sono meno di cinquanta. Perplessi anche i sindacati. Il coordinatore della Gilda, Ameli, sostiene: "Il caso Sicilia è indicativo della gravità della situazione determinatasi in molte regioni". E la Cisl scuola chiede al ministro di intervenire sul "caso Sicilia".
In Campania. L'assessore alla Formazione della Regione Campania, che è anche coordinatrice degli assessori regionali all'Istruzione, Adriana Buffardi, ha chiesto alla direttrice scuolastica Regionale, Anna Maria Dominici, un incontro per verificare la situazione nella nostra regione: "Mi auguro che non ci siano condizioni che ci costringano al rinvio - spiega l'assessore - Come coordinatrice delle Regioni avevo già chiesto un incontro anche alla Moratti, senza ottenere risposte. Ora il ministro vedrà l'Anci per i problemi legati alla sperimentazione, ma a noi non ha dato segno di vita". Immediato il sì della Dominici all'incontro. La responsabile della direzione campana si dice ottimista sulla situazione della regione: "Io credo che non avremo problemi perché i casi da rivedere sono pochi: bisognerà verificare se i docenti delle Ssis interessati dalla sentenza del Tar sono in una posizione tale da poter aspirare a una cattedra". Tutti d'accordo i sindacati: bisogna che l'anno si avvii regolarmente. Dice il segretario regionale della Cgil-scuola, Francesco Cormino: "Un pilastro della politica della Moratti, cioè il normale avvio delle lezioni, viene compromesso dai decreti del suo ministero". E Luigi Bifulco, segretario regionale della Cisl-scuola sottolinea: "Non bisogna alimentare ulteriore caos nelle amministrazioni periferiche già alle prese con tanti altri problemi".
Le supplenze da assegnare. Sono ancora 40 mila in tutt'Italia. Non è stato, quindi rispettato il termine ultimo fissato dal ministero per il 31 luglio. Dovrebbero procedere i presidi, ma si è deciso di attingere ancora alle graduatorie regionali.
La sperimentazione. Mentre gli istituti fanno arrivare le proprie disponibilità alle direzioni scolastiche regionali, il Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione fa sapere che il suo parere, necessario, ma non vincolante, arriverà entro il 10 settembre.La prima riunione è stata fissata per il 26 agosto. Gli istituti che otterranno il sì del ministero dovranno riaprire le iscrizioni.
Le proteste. Sul piede di guerra le associazioni degli studenti e dei genitori. Anche l'Anp (Associazione Nazionale Presidi) esprime preoccupazione per il mancato conferimento delle competenze sulle assunzioni direttamente alle scuole: per il mancato rispetto, insomma, della normativa sull'autonomia.


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