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Il Giorno-Tempo pieno, i sindacati:"A Milano nessun taglio"

Tempo pieno, i sindacati:"A Milano nessun taglio" Tempo pieno nelle scuole a rischio? Una forzatura, quasi una mistificazione. Riforma Moratti attiva da settembre? Difficile, se non impossibile. M...

07/06/2003
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Il Giorno

Tempo pieno, i sindacati:"A Milano nessun taglio"

Tempo pieno nelle scuole a rischio? Una forzatura, quasi una mistificazione. Riforma Moratti attiva da settembre? Difficile, se non impossibile. Mancano i tempi, i presupposti. Ma soprattutto manca il consenso della maggior parte delle scuole di Milano e provincia. Secondo la Cgil c'è grande confusione. Sono in pochi ad aver ben chiara la situazione, che comunque non sembra sia destinata a cambiare, almeno per il prossimo anno.
"Tempo pieno in pericolo solo se la riforma sarà attiva dal prossimo anno scolastico - spiega Giuseppe Frigone, del Cgil - Ma non c'è ancora nessun documento definitivo. Esiste soltanto una bozza di decreto non ancora attuativo che difficilmente verrà discusso e approvato prima del mese di settembre".
La bozza della legge-delega n.53/2003 in circolazione prevede un orario di base per la scuola primaria (ex scuola elementare) di 891 ore, corrispondenti a 27 ore alla settimana, inclusa la lingua inglese e la religione cattolica. Il comma 2 prevede altre 99 ore, tre ore alla settimana, aggiuntive, "facoltative e opzionali" per gli allievi. "È probabile che tutto resterà invariato - continua Frisone - A Milano e provincia sono 250 le scuole che hanno aderito alla sperimentazione. Moratti ne aveva chieste un migliaio. Semmai riuscirà a chiederne l'allargamento fino a un massimo di altre 250 scuole".
Altrettanto sicuro della conferma del tempo pieno è il preside Gandula, della scuola elementare di via Mugello. "Gli organici sono già stati scelti e fatti. Il problema si pone soltanto nel caso in cui venga approvato il decreto. Ma anche se fosse, il collegio insegnanti ha tutto il diritto di disapprovarlo".
Decreto non ancora applicativo che va dunque incontro alla disapprovazione delle scuole milanesi. "La legge è totalmente estranea alle nostre scuole - ha detto Alfia Nicotria, segretaria provinciale del Cgil - Molti punti infatti stravolgono completamente i progetti dei vari istituti. La riforma è ancora un mistero. Più decreto si tratta di una sintesi che anticipa solo alcuni dei contenuti della riforma". Tempi lunghi di approvazione? "Sicuramente - continua Nicotria -. Nel giro di tre mesi, prima che diventi il decreto deve prima essere approvato dal consiglio dei ministri, poi dalla Camera, dal Senato e dalla Corte dei Conti. Senza contare che occorrono anche i finanziamenti. Considerati i nostri tempi, la cosa è di difficile attuazione".
Giacomo Iacomino


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