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Il Giorno-Grammatica, sintassi e poesie:ricominciamo dalle elementari

Grammatica, sintassi e poesie:ricominciamo dalle elementari Nuovi programmi in arrivo. Fra meno di un mese anche le elementari milanesi potranno dare il via al primo anno di sperimentazione dei ...

19/08/2003
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Il Giorno

Grammatica, sintassi e poesie:ricominciamo dalle elementari

Nuovi programmi in arrivo. Fra meno di un mese anche le elementari milanesi potranno dare il via al primo anno di sperimentazione dei nuovi programmi.
"Impossibile dire adesso quali scuole aderiranno all'iniziativa - spiega il senatore Giuseppe Valditara, responsabile scuola di An e membro della Commissione Istruzione - l'adesione per quest'anno sarà volontaria e riguarderà le prime e le seconde. Dal 2004-05 invece i nuovi programmi saranno sicuramente obbligatori nei primi tre anni delle elementari e in prima media".
Senatore, lei è intervenuto nel dibattito sui programmi, chiedendo e ottenendo alcune modifiche. Cosa cambierà?
"Nelle scuole che aderiranno alla sperimentazione, in prima e seconda elementare prenderà il via la riforma, con l'introduzione della maestra prevalente, l'inglese e l'informatica..."
Lei però ha puntato più sui programmi di Italiano e Storia...
"Sì. La mia proposta, che poi è stata sostanzialmente accettata, era quella di far precedere le tre "i" di inglese, informatica e impresa, da una "i" ancora più importante: la "i" di Italiano".
Il che, trasferito sui programmi, cosa significa?
"Significa che dalla seconda elementare i bambini riprenderanno a studiare la grammatica e la sintassi, poi ritroveranno l'epica e la mitologia, con le poesie da studiare a memoria".
Un ritorno al passato?
"Essenzialmente una risposta alle indicazioni dei ministri Falcucci, nell'85, e Berlinguer, che, con le loro direttive avevano voluto dare spazio a quello che chiamavano "spontaneismo espressivo". Questi programmi puntano invece a un ritorno alle regole, alla conoscenza della struttura grammaticale e sintattica, che troverà riscontro nello studio dell'analisi logica in prima media e in un ritorno, sempre alle medie, di alcuni elementi base di latino. L'obiettivo, oltre che una migliore conoscenza della lingua e una più completa e razionale capacità espressiva, è anche l'introduzione di una cultura delle regole, contro la sciatteria e il pressapochismo di questi anni".
E per la Storia?
"Il programma è articolato su 6 anni, dalla terza elementare alla terza media, e cancella il "mito" della centralità del '900. Si comincia con le civiltà antiche, si passa alla storia greca e romana. In prima media si arriva ai Comuni e alle Signorie, in seconda alla Rivoluzione francese, in terza da Napoleone alla caduta del muro di Berlino. Nelle mie proposte ho puntato sugli elementi caratterizzanti della nostra civiltà: il mondo classico, i Comuni e le Signorie, il Risorgimento e, nel 900, i totalitarismi, l'antifascismo e la caduta del comunismo".

di Giorgio Guaiti

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