Il Giorno-Francesco Scrima:"Sblocchino i posti già da oggi"

PRECARI Francesco Scrima, leader Cisl, chiede al governo di passare subito ai fatti
"Sblocchino i posti già da oggi"
di Silvia Mastrantonio

ROMA Non è un "no" su tutta la linea, piuttosto una contrarietà importante che attende, comunque, di essere smentita dai fatti.
Francesco Scrima (nella foto) riassume la posizione della Cisl scuola sul decreto legislativo e, soprattutto, sull'annuncio del riassorbimento dei precari storici nell'arco di 5 anni.
"Sul precariato noi sosteniamo in tutti i modi la battaglia perché, mi lasci dire, si tratta di un'emergenza sociale. Il ministro ha dato un annuncio: noi vogliamo vedere la prova dei fatti".
Non si fida?
"Diciamo che preferiamo verificare le reali intenzioni del governo. Per questo chiediamo che le immissioni in ruolo, per tutti i posti vacanti che sono circa 130mila, avvengano a partire da settembre 2005".
La Moratti parla di risultati storici già ottenuti con l'immissione in ruolo di 90mila persone in 3 anni...
"Non sono 90mila. Il ministro non considera i tagli agli organici provocati dalle ultime 3 Finanziarie. Abbiamo falcidiato il personale sia docente che Ata".
E sul decreto legislativo che parere dà la Cisl?
"Le nostre critiche sono prima di tutto sul principio: la delega che era stata data al governo era per la formazione, non per il reclutamento".
Che cosa significa?
"Vuol dire che, per quanto riguarda il reclutamento, non vengono individuate soluzioni ai problemi attuali. Non ci sono riferimenti a una fase transitoria che colleghi il nuovo sistema con tutti i problemi relativi al precariato".
La Moratti garantisce il riassorobimento entro cinque anni...
"Sì ma il provvedimento non fa cenno, per esempio, al personale che è fuori delle graduatorie e che, con il nuovo sistema, si trova automaticamente espulso".
Come si entra nelle graduatorie dopo la laurea?
"Con i titoli di servizio. E chi non ha avuto il tempo di ottenerli? Ci vuole una fase di transizione".
Altri punti che non vi convincono?
"L'atteggiamento schizofrenico del governo: in parlamento c'è un disegno di legge sul riordino delle carriere degli insegnanti che prevede criteri diversi di reclutamento con l'introduzione della chiamata diretta da parte delle scuole. E' il Napoli-Santulli. Come si coniugano le due posizioni?".
Nel decreto c'è anche un forte radicamento del sistema su base regionale...
"E io faccio una domanda semplice semplice: le Regioni che non hanno università che cosa fanno? Non basta. La programmazione degli organici su base triennale rappresenta un sistema la cui gestione è molto complicata e non dà certezze. Anche su questo aspetto siamo scettici: si tratta di un apparato farraginoso".