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Il Giorno-Biella-"Sostegno", i docenti non bastano

NELLA RIUNIONE ALLA CGIL INDIVIDUATI GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE. MARTEDI' ALTRO VERTICE "Sostegno", i docenti non bastano Il Biellese si mobilita: servono risposte concrete Maurizio ...

20/06/2003
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Il Giorno

NELLA RIUNIONE ALLA CGIL INDIVIDUATI GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE. MARTEDI' ALTRO VERTICE

"Sostegno", i docenti non bastano

Il Biellese si mobilita: servono risposte concrete

Maurizio Alfisi
BIELLA
Insegnanti di sostegno: basta elemosine, la provincia di Biella ha diritto ad avere un numero di operatori di ruolo adeguati al reale fabbisogno certificato dall'Asl e dallo stesso Csa. Un grazie quindi al direttore regionale Luigi Catalano per i 53 posti in deroga concessi ma il totale di 226 docenti deve diventare l'organico minimo di ruolo a cui il Biellese ha diritto anche se insufficiente. Dalla riunione di ieri pomeriggio alla Camera del lavoro esce un messaggio forte e deciso: martedì i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni dei genitori, di Comuni e Provincia alle 17,30, del gruppo di lavoro H del Csa, degli insegnanti di sostegno di ritroveranno alla Camera del lavoro per mettere a punto un documento comune con l'appello del Biellese al direttore regionale, ma anche al ministero, perchè sia riconosciuta la situazione in cui versa la provincia laniera che ha una presenza di 365 giovani diversamente abili nel mondo della scuola, di cui 108 casi gravissimi che impegnano il 62% dell'organico di diritto. Una situazione ben presente alla Provincia al punto che anche l'assessore Mario Olivero che già è riuscito a convincere il direttore regionale a concedere i 53 posti in deroga, ieri ha detto che chiederà la concessione di un ulteriore contingente di una ventina di insegnanti, senza i quali a settembre ci saranno grosse difficoltà in tutte le scuole. E anche il provveditore Piergiorgio Giannone ha annunciato in assemblea di aver inviato a Torino una ulteriore richiesta per una integrazione degli organici. Ma altre iniziative sono in cantiere: il presidente del Consiglio comunale di Biella, Vittorio Caprio ha preannunciato la presentazione di un ordine del giorno mirato a risolvere uno degli aspetti importanti della "costellazione handicap": il Biellese non ha ancora un protocollo d'intesa firmato dai soggetti chiamati a operare nel settore e cioè Comune, Provincia, Asl e Csa. Protocollo che definisce il ruolo e le competenze di ciascun ente, fondamentale per una pianificazione corretta delle iniziative che spetta di diritto ai "diversamente abili" e alle loro famiglie. Ben coordinati dal segretario della Cgil scuola Carlo Mini, hanno potuto parlare tanti genitori di giovani portatori di handicap. Tante situazioni diverse, una sola angoscia: quella che i tagli agli insegnanti di sostegno blocchi il processo di inserimento dei loro figli nei diversi gradi della scuola e quindi della società. La problematica è complessa a cominciare dal fatto che non c'è una omogeneità nella certificazione dei servizi di neuropsichiatria del Piemonte e manchi anche una mappa dei portatori di handicap. Ma il messaggio dell'assemblea nell'anno internazionale dell'handicap in ultima analisi è stato proprio quello non ridurre il problema a una questione di freddi numeri ma di far partire da Biella una forte azione di sensibilizzazione a tutti i livelli perchè gli interventi a sostegno della condizione dei "diversamente abili" diventino un fatto di cultura e di civiltà e la scuola sia messa nelle condizioni di svolgere quel ruolo di integrazione sociale che le è stato affidato.


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