Il Giornale di Vicenza-Entrano a scuola 6.000 nuovi assunti

ISTRUZIONE. Mercoledì scadono i termini di legge per le graduatorie di 15.000 immissioni in ruolo
Entrano a scuola 6.000 nuovi assunti
Moratti: insegnanti in classe dal primo giorno. I sindacati non ci credono
Roma. Sono 6.000 le immissioni in ruolo del personale della scuola effettuate fino a oggi, il 40 per cento circa delle 15 mila autorizzate, di cui 12.500 di insegnanti e 2.500 di personale Ata (assistenti amministrativi, tecnici di laboratorio e collaboratori ausiliari). Gli uffici del ministero dell'Istruzione centrali e provinciali stanno procedono "a pieno ritmo" alla definizione delle graduatorie permanenti, che saranno completate entro mercoledì 25 agosto, termine fissato dalla legge. Questo consentirà, secondo il ministero, il completamento delle immissioni in ruolo e il conferimento delle supplenze annuali. "Vorrei tranquillizzare studenti, insegnanti e genitori", ha dichiarato Letizia Moratti, ministro della Pubblica istruzione, "anche quest'anno, nonostante alcune criticità dovute al travagliato iter della legge 143 del 4 giugno 2004, che ha innovato il sistema di attribuzione dei punteggi, garantiamo il regolare inizio delle lezioni in tutte le scuole d'Italia, con gli insegnanti in classe fin dal primo giorno". Il ministero, nei prossimi giorni, continuerà a fornire un quadro aggiornato delle operazioni relative alla gestione delle graduatorie.
Le assunzioni previste saranno ripartite tra 12.363 docenti, 137 educatori e 2.500 personale Ata. Per il personale docente, 2.145 insegnanti saranno reclutati nella scuola dell'infanzia, 3.239 nella primaria, 2.109 nella secondaria di primo grado, 2.695 nella secondaria di secondo grado e 2.175 saranno destinati al sostegno. La ripartizione regionale vede in testa la Lombardia con 2.288 nomine, seguita da Campania, 1.186, e Lazio, 1.140. Ultimo in graduatoria il Molise, 91. In Veneto saranno 1.272: 1.061 docenti, 15 educatori e 196 di personale Ata
Le 2.500 nomine del personale Ata saranno suddivise in 774 assistenti amministrativi, 392 assistenti tecnici, 11 cuochi, 881 collaboratori scolastici e 472 direttori dei servizi generali amministrativi.
La 15 mila assunzioni sono ritenute insufficienti dai sindacati, che più volte hanno ricordato che nella scuola italiana lavorano oltre 170 mila precari: 100 mila insegnanti e 70 mila Ata. Enrico Panini, segretario generale della Cgil scuola, non condivide "l'ottimismo" del Ministero dell'istruzione e invece coltiva "fondati timori" che la situazione sia "fortemente a rischio". "A sentire i precari e i funzionari dei provveditorati", afferma Panini, "non sembra che le cose in tutte le province stiano esattamente come le dipinge il ministro Moratti". Panini cita la situazione a Bari, dove "le graduatorie provvisorie sono uscite solo mercoledì e quindi ci sono solo 5 giorni di tempo per i ricorsi. Un allentamento dei tempi, anche di pochi giorni, auspicato e chiesto da Cgil, Cisl e Uil avrebbe favorito un miglior lavoro dei provveditorati e maggiori garanzie per i precari".
E saranno proprio i precari, sottolinea Panini, a sopportare le conseguenze più gravi: se le nomine non saranno completate entro il 25 agosto, per una parte degli insegnanti "la decorrenza giuridica scatterà dal primo settembre 2004 ma quella economica, cioè gli stipendi, dal primo settembre 2005". Inoltre, sempre nell'eventualità che le immissioni in ruolo non siano completate entro quella data, le supplenze annuali dovranno essere conferite dalle scuole, "con un appesantimento dei compiti di queste ultime proprio alla vigilia dell'avvio dell'anno scolastico".