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Il Cittadino-I direttori bocciano la Moratti

Favorevoli, invece, il rettore del San Francesco, le dirigenti di Lodi Vecchio e della fondazione Canossa I direttori bocciano la Moratti Coro di no alla sperimentazione sull'età scolastica ...

01/09/2002
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Favorevoli, invece, il rettore del San Francesco, le dirigenti di Lodi Vecchio e della fondazione Canossa
I direttori bocciano la Moratti
Coro di no alla sperimentazione sull'età scolastica

Un coro di no alla sperimentazione scolastica. Saranno pochi, perciò, i bambini del Lodigiano che andranno a scuola prima del solito. Il ministro dell'istruzione Letizia Moratti ha promosso un progetto di sperimentazione che prevede l'ingresso alla materna dei bambini che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio e nelle classi prime delle elementari, di quelli che ne compiono 6. In buona sostanza, i bambini che raggiungono l'età scolare a ottobre, per esempio, o anche a gennaio, non aspetteranno il settembre 2003 per entrare in classe, ma potranno farlo subito. "Ormai è troppo tardi - commenta però Giusy Moroni, preside della Cazzulani cui fanno capo anche le elementari di Massalengo e Motta Vigana -; non c'è tempo per sentire gli enti locali e gli organi collegiali e qualsiasi progetto deve essere condiviso anche da loro. E poi senza un aumento di organico non si può attuare". Sulla stessa linea anche Alfredo Batista, direttore didattico del circolo Lodi I: "Io non sono disponibile a questa sperimentazione - commenta - i tempi non ci sono, le classi sono già stracolme e poi quella della Moratti è una bozza che deve essere proposta al consiglio nazionale proprio il 10 settembre, giorno di inizio della scuola. La Moratti parla anche di insegnante prevalente e nella scuola a tempo pieno come la nostra non ha nessun senso". D'accordo sull'impraticabilità della bozza, per via dei tempi, è anche Iole De Marco, dirigente al circolo di via San Giacomo: "Avremmo dovuto avere più tempo - afferma - per ragionare con l'ente locale. Il ministro poi richiede delle condizioni che andavano discusse anche con i genitori: la presenza di almeno due classi prime per plesso, il numero uguale di classi, garanzie su informatica e lingua straniera. Non è bello farsi calare i cambiamenti dall'alto, preferisco sempre verificarli di persona. Si figuri che al collegio docenti del 3 settembre ne parleremo per la prima volta". Contrario anche Abele Bianchi di Somaglia: "Non so - afferma - se nel Lodigiano ci saranno scuole coinvolte. Mancano i fondi. Se aumenta il numero dei bambini deve crescere anche quello delle insegnanti: se no come si fa?". Luigi Montanari, dirigente all'istituto comprensivo di Zelo, non è pregiudizialmente contrario, ma deve verificare se ci sono le possibilità per l'attuazione. Nei prossimi giorni andrà in direzione regionale: "Il problema - dice - è che non ci saranno né insegnanti, né soldi in più e poi le sezioni sono già piene. Bisogna vedere se si riesce a equilibrare i numeri tra quelli che escono dalle materne e che entrano alle elementari e i tempi sono strettissimi. Al provveditore non ho detto né no, né sì, ma come al solito ci troviamo di fronte alle emergenze, con poche risorse e molti problemi da risolvere". Decisamente contrario alla sperimentazione, don Carlo Patti, preside alla diocesana: "Non c'è ancora chiarezza su questa cosa - afferma - prima di arrivare a una riforma del genere bisogna capire quali sono i contenuti e le motivazioni di fondo". Interessata alla sperimentazione è, invece, Alida Giacomini, preside a Lodi Vecchio: "Il mio orientamento - stigmatizza - è positivo, ma ne devo discutere, il 2 settembre, con il collegio docenti". Non la vede negativamente, anche se ne deve discutere con i suoi colleghi anche Maria Scarpanti, direttrice alla fondazione Canossa: "I tempi sono stretti, ma la nostra organizzazione è flessibile". "Molto favorevole" alla sperimentazione si dice padre Mario Zaninelli, rettore del San Francesco: "È solo questione di due mesi, non cambia molto rispetto al passato. I primini - dice - ci sono sempre stati e secondo me è positivo".

Cristina Vercellone


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