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Giornale di Vicenza-Ora i 18 punti assegnati fanno salire solo la rabbia

Acque agitate fra i precari dopo la sospensiva del Tar del Lazio Ora i 18 punti assegnati fanno salire solo la rabbia Il Cip: un'altra ingiustizia verso docenti che lavorano da anni ...

23/07/2003
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Il Giornale di Vicenza

Acque agitate fra i precari dopo la sospensiva del Tar del Lazio
Ora i 18 punti assegnati fanno salire solo la rabbia
Il Cip: un'altra ingiustizia verso docenti che lavorano da anni
(an.ma) Non c'è pace per i precari. Dopo la sospensiva da parte del Tar del Lazio, con la quale si annulla il provvedimento in base al quale venivano assegnati 18 punti agli abilitati del concorso ordinario e speciale, crescono rabbia e malcontento tra chi contava su quel punteggio per compensare i 30 punti previsti invece per gli abilitati tramite il biennio di Ssis, le scuole di specializzazione. Nei confronti delle quali il Cip, Comitato precari, punta adesso il dito, denunciando un atteggiamento di favore che si tradurrebbe in un danno per quei docenti precari che da anni attendono l'immissione in ruolo. In particolare i Comitati dei precari "deplorano le reiterate iniquità ed illogicità con le quali il Miur ha dapprima disatteso e ribaltato la previgente normativa, per poi valutare, in modo dolosamente strabico, titoli di fatto e di diritto equivalenti". Il decreto ministeriale dell'aprile del 2003, con il quale venivano assegnati i 18 punti in questione, era stato accolto a braccia aperte soprattutto dai precari "storici" che potevano così aggiungere a questo punteggio i 12 punti maturati per ogni anno di servizio in scuole statali o paritarie. Un canale diverso, invece, percorrevano i sissini che potevano scegliere tra un bonus complessivo di 30 punti e il punteggio ottenuto di anno in anno con il servizio prestato. Adesso, dopo la sentenza del Tar, i Csa dovranno rimettere mano alle graduatorie permanenti, ma il momento, ovviamente, non è dei migliori.
"Rifare le graduatorie proprio adesso - sottolineano gli insegnanti vicentini che aderiscono al Cip - significa compromettere l'efficienza delle operazioni preliminari di inizio d'anno". Insomma un bel pasticcio, destinato ad ingarbugliare ulteriormente una situazione diventata complicata a partire dall'unificazione di precari e sissini nella medesima fascia. "Da quando, due anni fa, il Governo ha unificato le ultime fasce delle graduatorie permanenti e ha equiparato i punteggi ottenuti dal servizio in scuole pubbliche e private, è successo di tutto - sottolinea Angelo Turato della Cgil scuola (nella foto) - decine di ricorsi al Tar persi dal Ministero, scelte contraddittorie, assunte di volta in volta a distanza di pochi mesi, graduatorie fatte e disfatte: un altro esempio di irresponsabilità che colpisce duramente i diritti dei lavoratori più deboli, i precari e introduce incertezza e paralisi nelle operazioni di avvio dell'anno scolastico".


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