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GdS-DIVISI I SINDACATI CON LA CGIL CHE HA GIà DECISO: MANIFESTEREMO

DIVISI I SINDACATI CON LA CGIL CHE HA GIà DECISO: MANIFESTEREMO L'opposizione (con un Rutelli più cauto) boccia il provvedimento: uno spot di propaganda Fassino: ancora un bla-bla del premier ...

14/09/2003
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Gazzetta del Sud

DIVISI I SINDACATI CON LA CGIL CHE HA GIà DECISO: MANIFESTEREMO

L'opposizione (con un Rutelli più cauto) boccia il provvedimento: uno spot di propaganda
Fassino: ancora un bla-bla del premier

ROMA '#8211; Diviso il mondo politico, perlomeno cauti i sindacati. Il decreto approvato ieri raccoglie critiche feroci dal centrosinistra con Fassino in testa che parla di ennesimo "annuncio demagogico" e di "politica del bla-bla" e la comunistaTitti De Simone che insiste su "otto milioni di specchietti per le allodole", riprendendo una stoccata dialettica di Giovanna Griffanini (Ds) della commissione Cultura. Fassino parla di un "fantomatico piano di stanziamento del quale non si conoscono le modalità. E questo mentre le scuole riaprono e all'indomani di misure ridicole e illegittime per finanziare la scuola privata". La senatrice Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione Istruzione non concede nulla: "Hanno rigirato la stessa frittata per fare la scuola delle tre "P": propaganda, privatizzazione, precariato. Più cauto il commento di Francesco Rutelli, leader della Margherita: "Non mi risulta che la riforma Moratti sia partita" in ciò scavalcato da un più zelante Enzo Carra. "Sulla scuola proseguono spot e annunci dal governo ma fondi zero". E' quanto afferma il responsabile Cultura della Margherita, chiedendo che le risorse previste per la riforma scolastica siano inserite nella prossima Finanziaria. "Infatti '#8211; prosegue Carra '#8211; il documento di politica economica e finanziaria già approvato non contiene nessuno stanziamento in favore della scuola. Ci auguriamo '#8211; aggiunge '#8211; che questi irreali 8 miliardi di euro trovino uno spazio nella prossima Finanziaria. Per ora non si dice altro che il piano previsto dalla legge 53 verrà esaminato dalla prossima manovra". "A oltre due anni dalla costituzione del governo Berlusconi '#8211; conclude Carra '#8211; è davvero poco. Ed è grottesco che Berlusconi e il ministro Moratti possano addirittura andar fieri di un colpevole ritardo come questo". Di "annunci e propaganda" parla anche il comunista Marco Rizzo secondo il quale "in realtà il governo taglia il monte ore e gli insegnanti". E non sono contenti neanche i giovani dell'Unione degli studenti mentre da Forza Italia giungono accuse all'opposizione di "mala fede" (Garagnani). In tutto questo quadro, per Pecoraro Scanio dei Verdi, di concreto ci sono solo i soldi agli istituti privati mentre il senatore Valditara di An plaude al decreto e soprattutto agli stanziamenti. "Le dichiarazioni del presidente del Consiglio e del ministro Moratti su tutto ciò che verrà attuato col finanziamento approvato, ma non inserito nel Dpef, sembrano una sorta di 'piano dei miracoli'", ha dichiarato la senatrice Maria Rosaria Manieri, responsabile Scuola dei Socialisti Democratici Italiani. "Noi tuttavia, come San Tommaso '#8211; ha aggiunto '#8211; aspetteremo la Finanziaria per credere. La continua propaganda sin qui dispiegata dal governo non ha minimamente attenuato le gravi difficoltà della scuola, né per gli studenti, né per i docenti, né per le famiglie. L'enfasi trionfalistica del presidente del Consiglio riesce solo ad aumentare la confusione e ad alimentare l'insoddisfazione. Divisi anche i sindacati. Per Panini (Cgil) il decreto riesce a peggiorare anche la legge, è tutto sbagliato e, logicamente, "manifesteremo". Anche i Cobas annunciano mobilitazioni per il 26 settembre. Negativo anche il giudizio della Cisl. Snals e Gilda condizionano il giudizio positivo sugli stanziamenti dei fondi alle clausole che ne garantiranno l'effettiva uscita. E, a proposito dell'impegno sollecitato agli insegnanti, Alessandro Ameli della Gilda ricorda a Berlusconi che questo "sarà proporzionale a quello del governo nei confronti del corpo docente". Cautele, quindi. Che appartengono anche all'Ugl. I responsabili dell'organizzazione ricordano infatti all'esecutivo l'importanza della scuola pubblica e la necessità di tutelarne l'efficienza. Si pronuncia contro la "scuola supermarket" Di Menna della Uil che punta sulla verifica della Finanziaria 2004 per verificare il riscontro agli stanziamenti.

(sabato 13 settembre 2003)


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