GdM-In linea con il sistema di alternanza scuola-lavoro previsto dalla riforma Moratti degli ordinamenti ........

ROMA In linea con il sistema di alternanza scuola-lavoro previsto dalla riforma Moratti degli ordinamenti ........

ROMA In linea con il sistema di alternanza scuola-lavoro previsto dalla riforma Moratti degli ordinamenti scolastici, partirà a settembre in Puglia, Molise, Lazio, Veneto, Piemonte e Lombardia la sperimentazione di nuovi modelli d'istruzione e di formazione professionale, in alternativa ai Licei e agli Istituti Superiori. Per avviare l'iniziativa, presso il Dicastero dell'Istruzione è stato siglato ieri il protocollo d'intesa. Firmatari: il ministro Letizia Moratti, il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli, l'assessore al Lavoro e alla Pubblica Istruzione della Regione Puglia, Andrea Silvestri, i governatori di Piemonte e Molise, Enzo Ghigo e Michele Iorio e l'assessore della Regione Lazio Giorgio Simeoni. L'accordo "sancisce nuove forme di collaborazione tra Stato e Regioni", ha osservato il ministro Moratti, secondo la riforma del Titolo V della Costituzione, che lascia "allo Stato la funzione di indirizzo e alle Regioni le competenze sulla formazione professionale".
A chiedere di sperimentare parte della riforma Moratti sono state le stesse regioni, tutte di centro-destra, che per il sottosegretario Viespoli "rappresentano un campione nazionale" e aiuteranno a definire la scuola disegnata dall'ex presidente della Rai.
"I processi di cambiamento devono essere graduali - ha sostenuto la Moratti - e la sperimentazione favorisce quindi la verifica sul campo dei migliori modelli per attuare la riforma".
Sarà infatti ciascuna Regione, in una sorta di competizione tra le 6 che si sono candidate, a dover "inventare" il proprio percorso di alternanza scuola-lavoro e "a individuare gli Istituti superiori in cui avviare forme d'interazione e di integrazione tra istruzione e formazione professionale", ha spiegato l'assessore Silvestri. Percorsi che, in Puglia, verranno decisi da un comitato paritetico composto da 6 membri, 2 dei quali nominati dall'assessore Silvestri, 2 dal ministero dell'Istruzione tramite l'ufficio scolastico regionale e 2 dal Ministero del Lavoro. Una sperimentazione a costo zero, dal momento che "rientra nell'ambito dell'attività istituzionale dei ministeri e delle Regioni".
Secondo la Moratti è quindi necessario rafforzare questo secondo canale "del saper fare", creando un raccordo fra mondo della scuola e del lavoro e riducendo la dispersione scolastica.
"La permanenza a scuola di 3 milioni di ragazzi tra i 14 ed i 18 anni è infatti di 2 milioni e mezzo di studenti", ha ricordato il ministro dell'Istruzione. Un problema, quello dell'abbandono, che lo scorso anno in Puglia "ha toccato circa il 15% degli studenti, uno dei tassi più alti d'Italia", ha rilevato l'assessore pugliese, per il quale "la formazione professionale è un'alternativa alla dispersione scolastica". La Puglia "è particolarmente soddisfatta - ha affermato Silvestri firmando il protocollo d'intesa - perchè è l'unica regione ad "Obiettivo 1" che siede a questo tavolo ed anche perchè, dopo 24 anni, stiamo varando la legge di riforma della formazione professionale, che è in linea con la riforma Moratti".
Ma le sperimentazioni in alcune regioni sono state preventivamente bocciate dai sindacati, quando hanno incontrato la ministra per parlare di rinnovi contrattuali, poichè "rischierebbero di determinare una frammentazione del sistema", ha affermato il coordinatore della Gilda, Alessandro Meli, annunciando un autunno caldo.