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Gazzettino Venezia-La riforma non risolve nulla E di nuovo si crea l'allarme Scuola

L'OPINIONE La riforma non risolve nulla E di nuovo si crea l'allarme Scuola di LORENZO PICUNIO * E' uscita la Circolare Ministeriale sugli organici della scuola, in particolare per l'elemen...

16/03/2003
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Il Gazzettino

L'OPINIONE
La riforma non risolve nulla E di nuovo si crea l'allarme Scuola
di LORENZO PICUNIO *
E' uscita la Circolare Ministeriale sugli organici della scuola, in particolare per l'elementare e la scuola dell'infanzia. Si ipotizza una riduzione significativa del numero degli insegnanti.
La stessa "riforma Moratti" altro non è che un guscio vuoto: alle dichiarazioni altisonanti dei mass media non corrisponde altro che una legge d'intenti, priva dei decreti attuativi e soprattutto priva di qualsivoglia copertura finanziaria. Del resto i contenuti di questa legge sono - come per quanto riguarda la scuola superiore - quelli della discriminazione in base al censo.

La legge finanziaria riduce in modo significativo la possibilità di formazione di nuove classi, taglia ancora l'organico del personale A.T.A. e riduce il personale di sostegno creando una serie di limitazioni alle deroghe al rapporto "1 a 4" fra insegnanti di sostegno e bambini con handicap.

È appena il caso di aggiungere che il calo degli organici porta ad un annullamento dei posti assegnati su progetto, laddove progetto significa integrazione degli alunni stranieri, introduzione dell'informatica, biblioteche ed altri valori di qualità delle scuole. In pratica questi posti non esistono più, e basta entrare in una scuola per accorgersi di quanto si impegnano gli insegnanti e di quanto poco valgono le polemiche che ogni tanto parte della stampa agita sull' "eccesso" di docenti (ma anche, in generale, di dipendenti pubblici operanti nei servizi sociali). Si era detto che questi posti sarebbero stati sostituiti da un complesso di "ore incentivate" assegnate ad ogni singola scuola, con i cosiddetti "fondi d'istituto" e "fondi per l'autonomia scolastica": anche qui si assiste ad una riduzione significativa. Ed a questo va aggiunto il taglio netto delle supplenze che sacrifica i momenti di compresenza degli insegnanti, in quanto porta ad utilizzare la compresenza stessa per sostituire colleghi assenti: così la compresenza come momento di laboratorio e di attività di piccolo gruppo viene anch'essa resa provvisoria.Ancora: la scuola è soffocata dai tagli dei finanziamenti del governo agli enti locali, ai quali spetta l'onere della costruzione e manutenzione degli edifici. Questo significa che non ci sarà nulla per l'edilizia scolastica, alla faccia di tutti gli allarmi seguiti al terremoto in Molise. Inoltre dagli enti locali, Comune e Provincia, verranno ridotti i servizi di supporto alla didattica garantiti negli ultimi anni.

Di nuovo quindi si crea un "allarme scuola": in una società nella quale i venti di guerra dimostrano sempre di più la necessità di creare occasioni di incontro fra culture, proprio per favorire la contaminazione pacifica invece della contrapposizione bellicosa, in una società dove l'incontro fra culture crea occasioni mai viste prima di aggregazione reciproca, tutto ciò resta affidato al - pur generoso - volontariato gratuito degli insegnanti e degli operatori scolastici. Come Distretto Scolastico chiamiamo gli insegnanti, gli studenti, i dirigenti, il personale non docente, i genitori, i cittadini tutti, gli enti locali e le associazioni a discutere e ad impegnarsi concretamente.

*Presidente distretto

scolastico "Mestre sud


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