Gazzettino-Supplenze, la palla passa ai presidi

soluzione assunta di comune accordo dalla direzione regionale e dalle segreterie dei sindacati della scuola
Supplenze, la palla passa ai presidi
Sulle assegnazioni del personale di ruolo i Csa gettano la spugna. Calendario il 22 luglio
Sulle supplenze la "palla" passa ai presidi. La direzione regionale e i Centri servizi amministrativi delle quattro province hanno dovuto dichiarare forfait. Colpadei tempi troppo stretti, a causa, sottolineano i sindacati, dei ritardi del ministero, che non ha fornito in tempo utile tutti gli input necessari al procedere regolare delle operazioni.
C'è scritto nero su bianco nel contratto collettivo regionale, siglato dalla direzione regionale e dai sindacati: "Non essendo state definite in sede ministeriale situazioni necessariamente presupposte alle operazioni di utilizzazione" del personale di ruolo, la data di pubblicazione del quadro complessivo di disponibilità slitta "al 22 luglio". Ergo, se le utilizzazioni, conditio sine qua non, per procedere alle nomine di supplenza, non potranno essere chiuse prima di fine luglio, certo i Csa non potranno assegnare le supplenze entro il 31 luglio, il termine massimo previsto.

Da qui la soluzione, assunta di comune accordo dalla direzione e dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil, Snals-Confsal: ad occuparsi dell'operazione-supplenze saranno i presidi. "Considerato che le convocazioni (per le supplenze ndr) - si legge nella nota congiunta - non potranno essere disposte entro il 31 luglio, si prende atto che a tali operazioni procederanno i dirigenti scolastici e si conviene che siano fatte dal 22 agosto al 30 agosto".

Il calendario delle nomine sarà pubblicato il 22 luglio all'albo dei Csa e della direzione regionale, ma sarà diffuso anche via Internet. I sindacati, però, non hanno mollato su un punto: che le nomine le facciano pure i presidi, ma che non diventi un far west. E quindi, via libera alla nascita delle scuole polo individuate e supportate dai Csa, una soluzione già adottata l'anno scorso e quest'anno concordata da direzione e sindacati. Antonio Luongo (Cgil) grida allo scandalo per le lungaggini del Ministero, che ha sottoscritto il contratto con un mese di ritardo rispetto al 2002. "In queste condizioni chiedere ai Csa di completare le operazioni sarebbe stato come chiedere di fare una corsa senza conoscere il percorso e con il rischio di non farcela. I precari sarebbero stati tenuti "in ostaggio" con il rischio concreto di arrivare al 25 luglio per sentirsi dire: "Cari docenti potete andare in ferie perché non riusciamo a fare le nomine." Il rischio era anche quello di fare le nomine di supplenza su un numero di posti incompleto. Tutto questo ha convinto i sindacati e il direttore regionale a concordare sull'opportunità di dare un messaggio chiaro, oggi e non fra 20 giorni, ai precari in attesa: le operazioni saranno fatte al rientro dalle ferie, in un contesto di maggiori garanzie".

Camilla De Mori