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Gazzettino-Scuola, stop al lavoro fuori orario

La protesta all'#146;origine di un rallentamento delle attività negli istituti. Continua la raccolta di firme per il tempo pieno Scuola, stop al lavoro fuori orario La Cgil chiama insegnant...

04/12/2003
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Il Gazzettino

La protesta all'#146;origine di un rallentamento delle attività negli istituti. Continua la raccolta di firme per il tempo pieno
Scuola, stop al lavoro fuori orario
La Cgil chiama insegnanti e Ata allo sciopero delle funzioni aggiuntive. Fino al 23 dicembre
È senza quartiere la protesta nella scuola pubblica pordenonese, senza distinzioni di ordini e gradi, tra docenti e Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari), di ruolo e non, tra dirigenti scolastici e studenti delle superiori. L'esempio più lampante è l'adesione allo sciopero delle funzioni aggiuntive, indetto dalla Cgil fino al 23 dicembre, al quale stanno prendendo parte insegnanti e collaboratori.
Oggetto del contendere, le mansioni svolte oltre il normale orario di lavoro: ad esempio, per quanto riguarda i professori, ore dedicate alla progettazione di attività didattiche e corsi formativi (tutto ciò che è legato al Piano dell'offerta formativa); per gli Ata, attività di supporto alla segreteria, prestazioni per il pre e post scuola. Rientrano tra gli obblighi dei collaboratori scolastici l'accoglienza e la sorveglianza in prossimità delle lezioni, durante la ricreazione e il pasto, cioè in periodi di tempo ben definiti e limitati. Il contratto stabilisce che gli Ata (1.170 in provincia, oltre a un migliaio di precari) si occupino della comunicazione della tipologia dei pasti (ma non di raccogliere i buonipasto), della pulizia del refettorio, della vigilanza e assistenza ai disabili durante il pasto. Competono invece agli enti locali una serie di incombenze, tra le quali la predisposizione del refettorio, la consegna dei pasti, la pulizia e il riordino dei tavoli e delle stoviglie, la gestione dei rifiuti, la vigilanza pre e post scuola, la distribuzione delle merende.

Su questi temi la categoria si confronterà in un'assemblea provinciale che si terrà venerdì, alle 17, al liceo Grigoletti, su iniziativa dalla Cgil Scuola. "Il clima di incertezza sulla corrispondenza dei compensi - spiegano alla Cgil - è una delle spiegazioni dell'adesione allo sciopero delle funzioni aggiuntive, che sta determinando un rallentamento complessivo delle attività degli istituti. È il minimo che si poteva fare contro una riforma che penalizza fortemente l'offerta formativa, riducendo drasticamente il numero dei progetti didattici".

Sullo sfondo della protesta cresce il numero delle firme in calce alla petizione a sostegno del tempo scuola (in particolare, tempo pieno e tempo prolungato) che si aggiungono alle moltissime adesioni al neonato Comitato per la scuola pubblica (www.perlascuolapubblica.org), composto da genitori, docenti e studenti che chiedono alla Giunta regionale Illy di equiparare i tetti di reddito familiare tra scuola pubblica e privata per accedere ai finanziamenti previsti dalle leggi regionali e sostenere con il massimo impegno finanziario l'attuazione del tempo pieno, l'inserimento dei portatori di handicap, il mantenimento dei programmi innovativi e l'integrazione dei nuovi cittadini.Alessandra


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