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Gazzettino_ Mille docenti veneti-la scuola va a rotoli

Un folto gruppo di insegnanti acquista mezza pagina sul "Messaggero" di Roma per indirizzare una dura denuncia a partire dalla formula scelta per la maturità Mille docenti veneti: "La scuola va a ...

27/06/2002
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Il Gazzettino

Un folto gruppo di insegnanti acquista mezza pagina sul "Messaggero" di Roma per indirizzare una dura denuncia a partire dalla formula scelta per la maturità
Mille docenti veneti: "La scuola va a rotoli"
Criticata la formula delle commissioni interne: voti alzati ad arte, studenti demotivati, spazio libero ai diplomifici
Quasi mezza pagina acquistata sul "Messaggero", il giornale leader sulla piazza romana e dunque con maggior impatto sul Palazzo, per denunciare il rischio di un pericoloso impoverimento della scuola italiana, a partire dalla nuova formula degli esami di Stato. Proprio mentre gli studenti, concluse le prove scritte della maturità, si preparano per gli orali, un migliaio di insegnanti veneti si propongono all'attenzione nazionale attraverso questa inedita formula che ruota attorno a uno slogan incisivo: la cattiva moneta scaccia la buona.
Il punto di partenza è la decisione di nominare quest'anno sole commissioni interne. Ma l'esame di Stato, dicono i promotori dell'iniziativa, "ha una funzione di controllo e garanzia più che di selezione"; dunque, "la decisione di passare da una commissione mista a una totalmente interna non poteva che avviare un processo di degrado, i cui sintomi sono già evidenti".

Il documento ne elenca alcuni: "I presidi-dirigenti invitano, ancor più che in passato, ad alzare i voti; la logica è quella della concorrenza, dell'accaparramento dei clienti a tutti i costi. La caduta di ogni controllo esterno premia, com'è ovvio, gli insegnanti meno motivati e meno preparati. Gli studenti studiano sempre meno perché sanno che comunque c'è la possibilità di cambiare scuola, o semplicemente corso, alla ricerca della commissione buona. Le scuole-diplomificio indirizzano senza difficoltà i loro studenti verso istituti in cui le commissioni esaminatrici saranno, si presume, di manica larga".

Ancor peggio si profila la situazione per il futuro, se passeranno le modifiche previste per la maturità (abolizioni degli orali, prima e seconda prova elaborate dalla commissione interna, terza prova disciplinare nazionale). Perché "la differenza tra scuola e scuola aumenterà a dismisura; l'impegno di allievi e docenti diminuirà e ci sarà quindi un abbassamento generale dei livelli di studio e della qualità dell'insegnamento; la selezione sarà totalmente affidata all'università; la funzione di parziale riequilibrio della scuola nelle situazioni di emarginazione sociale diminuirà".

In pochi mesi, dicono gli insegnanti, non solo la scuola superiore ma tutto il sistema di istruzione ha ricevuto un duro attacco, la qualità dell'insegnamento è peggiorata, e il livello degli studi è nettamente calato. E il epggio deve ancora venire.

F.J.


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