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Gazzettino-Docenti e operatori scolastici si mobilitano lunedì niente lezioni e manifestazione a Venezia

Docenti e operatori scolastici si mobilitano lunedì niente lezioni e manifestazione a Venezia Investimenti e contratto per una scuola pubblica di qualità. Con questo slogan Cgil, Cisl e Uil ...

20/03/2003
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Il Gazzettino

Docenti e operatori scolastici si mobilitano lunedì niente lezioni e manifestazione a Venezia
Investimenti e contratto per una scuola pubblica di qualità. Con questo slogan Cgil, Cisl e Uil e le sigle autonome di Cobas, Unicobas, Snals e Gilda si apprestano ad affrontare lo sciopero nazionale dell'istruzione che coinvolgerà lunedì prossimo tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Docenti ed operatori veneti si ritroveranno a Venezia per la manifestazione regionale che si terrà davanti a Palazzo Labia (il convoglio degli scioperanti lascerà la stazione ferroviaria di Padova alle ore 8.45). Rinnovo del contratto di categoria scaduto da quindici mesi, sblocco dell'immissione in ruolo dei precari, stop al taglio indiscriminato degli organici, rifiuto delle logiche imposte dalla riforma Moratti, fresca di approvazione in Parlamento: sono le rivendicazioni degli addetti ai lavori, decisi ad avviare una mobilitazione generale nei confronti del governo. Inaccettabile a detta dei sindacati lo stand-by in cui è piombata la trattativa per il contratto degli insegnanti. "L'anno scorso era stato ipotizzato un aumento medio di un centinaio di euro lordi mensili - precisa Salvatore Mazza, segretario della Cgil Scuola - ma l'esecutivo non ha rispettato gli impegni per mancanza di risorse. Purtroppo non vi sono finanziamenti neppure per i precari che attendono da troppo tempo il passaggio di ruolo".A preoccupare Cgil, Cisl e Uil è anche l'assenza di prospettive di adeguamento degli organici: nel prossimo anno scolastico in Veneto il numero dei docenti rimarrà praticamente invariato (calerà invece di 190 unità quello dei collaboratori) a fronte di circa 8000 bambini in più, con una robusta percentuale di extracomunitari.Ma è sulla legge Moratti che si concentrano le critiche della Triplice: "E' un'operazione - osserva Mazza - di smantellamento della scuola pubblica con un duplice obiettivo: ridurre la spesa e distruggere la riforma Berlinguer. Avremo minore qualità nell'insegnamento ed un ordinamento sempre più suddiviso tra licei ed istituti professionali, ovvero tra la futura classe dirigente e la manovalanza". Cgil, Cisl e Uil contestano apertamente le iscrizioni anticipate alla materna e all'elementare, l'introduzione della figura del tutor ed il ricorso al deterrente della bocciatura con cadenza biennale. "Non ci va bene neppure - aggiunge Nereo Marcon, segretario Cisl Scuola - che il consiglio di classe di terza media esprima un parere vincolante sul futuro professionale o scolastico del ragazzo". Della nuova scuola pubblica si parlerà anche nell'assemblea organizzata dai sindacati assieme a Legambiente, Arci e Nuova Associazione per venerdì 28 marzo alle 16 presso l'aula magna dello "Scalcerle", di via delle Cave. Parteciperanno il professor Franco Frabboni, docente di Scienza della Formazione all'Università di Bologna, ed Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil Scuola.


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