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Gazzettino-Assegnati 44 maestri in meno rispetto alle richieste

Cgil Scuola sta mobilitando genitori, insegnanti, studenti, dirigenti scolastici e cittadini per una protesta a tutto campo annunciata per la fine del mese sia a Pordenone che alla Direzione regionale...

10/04/2004
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Il Gazzettino

Cgil Scuola sta mobilitando genitori, insegnanti, studenti, dirigenti scolastici e cittadini per una protesta a tutto campo annunciata per la fine del mese sia a Pordenone che alla Direzione regionale di Trieste
Assegnati 44 maestri in meno rispetto alle richieste
Anno scolastico con la cinghia tirata per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado del Friuli Occidentale. A farne le spese maggiori saranno le elementari, perché secondo la Cgil Scuola i tagli del Governo all'organico dei maestri ammontano a ben 44 unità rispetto alle richieste avanzate dai dirigenti scolastici. In agguato dunque, entro la fine del mese, una serie di manifestazioni di protesta, sia alla sede della Direzione scolastica regionale, sia a quella provinciale del Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato).
La mappa delle drastiche riduzioni non risparmia la "periferia" del nostro territorio, come mostrano i casi più eclatanti: perde 4 posti docenti la scuola di Azzano Decimo (chiesti 55 insegnanti, concessi 55), Porcia -5 (da 78 a 73), Meduno -3 (da 32 a 29), Sacile -3 (da 69 a 66), Spilimbergo -3 (da 59 a 56).

Complessivamente, secondo il sindacato di sinistra della scuola, "le aspettative dei presidi sono state tradite, poiché il numero delle classi concesse è limitato, nonostante l'aumento complessivo della popolazione studentesca". L'anno scolastico 2004/2005, secondo la Cgil Scuola, sarà dunque caratterizzato da meno ore di lezione, meno insegnanti, meno tempo scuola, meno progetti didattici e meno integrazione a favore dei ragazzi diversamente abili, malgrado le promesse del ministro Moratti sul mantenimento del pregresso, ossia tempo pieno e tempo prolungato e altri servizi a favore delle famiglie. "Purtroppo non è così e noi lo ripetiamo da mesi - tuona il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese - lo dimostrano chiaramente i dati forniti dalla Direzione regionale sugli organici docenti delle elementari, anche se non è da farsi illusioni, perché per gli altri gradi scolastici non andrà certamente meglio. La Direzione regionale ha concesso 389 classi di tempo normale e 278 di tempo pieno, non accogliendo il notevole incremento di domande di tempo scuola pomeridiano. I dati sono gli stessi del 2003, insensibili perciò ai bisogni delle famiglie, evidenziati dai presidi, che indicano la necessitò di ben 21 classi aggiuntive per il tempo pieno". Dall'analisi del sindacato emerge un controsenso notevole: il taglio dei maestri interessa principalmente proprio le scuole che hanno ricevuto più richieste di tempo pieno. Come soddisfare dunque queste esigenze? "Non esistono certezze di garanzia del doposcuola", tagliano corto alla Cgil.

Quali i settori didattici più colpiti? "Il sostegno e l'integrazione degli studenti più bisognosi - continua Dall'Agnese - in alcuni istituti, come nei casi di Maniago, Cordovado e Prata, sono saltati i progetti a favore del recupero degli studenti diversamente abili. Pordenone, ad ogni modo, rispecchia l'andamento del resto della regione. Per questo motivo ci stiamo mobilitando e, entro la fine del mese, daremo vita a una mobilitazione generale senza quartiere. A Pordenone e a Trieste. Genitori, docenti, studenti, dirigenti scolastici e cittadini sono invitati a partecipare per difendere quello che resta dell'istruzione pubblica".

Alessandra Betto


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