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Gazzetta di Reggio-Precari, da rivedere duemila supplenze

Precari, da rivedere duemila supplenze Fiato sospeso dopo la decisione del Tar di annullare le graduatorie SCUOLA Invalidati i punti di specializzazione l.s. Per gli impiegati dell'ex-provvedi...

23/08/2002
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Gazzetta di Reggio

Precari, da rivedere duemila supplenze
Fiato sospeso dopo la decisione del Tar di annullare le graduatorie
SCUOLA Invalidati i punti di specializzazione

l.s.

Per gli impiegati dell'ex-provveditorato agli studi, ora centro servizi amministrativi, la speranza è che le posizioni da rivedere siano poche.
Altrimenti nelle tre settimane che restano prima del 16 settembre, data di riapertura delle scuole, avranno un bel da penare per rifare le graduatorie di circa duemila supplenti delle scuole medie inferiori e superiori secondo quanto stabilito nei giorni scorsi dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio, che ha competenza su tutto il territorio nazionale. E c'è il rischio che debbano essere modificati gli incarichi annui già conferiti entro il 31 luglio, oltre a dovere stabilire nuove priorità per i 261 posti di insegnamento (223 di sostegno e 38 ordinari) ancora scoperti e per le numerose supplenze di più breve durata. Ma i più grossi patemi li soffrono i docenti direttamente interessati, alcuni per la la paura di perdere la cattedra appena conquistata, altri per la speranza di ottenerla dopo essere rimasti esclusi per un soffio. Il Tar, infatti, ha ordinato di cancellare dalle graduatorie i punti (al massimo 24) accumulati da una parte dei professori con le supplenze fatte durante i due anni di frequenza delle scuole universitarie di specializzazione (Ssis), che rilasciano titoli di abilitazione all'insegnamento. I ricorsi erano stati presentati da insegnanti abilitati invece tramite concorso, ai quali quei punti sono riconosciuti soltanto dopo il conseguimento dell'abilitazione. L'ordinanza del tribunale amministrativo, favorevole a questi ultimi, determinerà quindi un nuovo calcolo dei punteggi e la retrocessione degli abilitati nelle Ssis, a meno che Letizia Moratti, ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, non decida di ricorrere al Consiglio di Stato, guadagnando tempo in modo da lasciare la situazione immutata almeno per l'anno scolastico 2002-2003. Maria Luisa Altomonte, direttrice del centro servizi amministrativi, non azzarda previsioni: "Ne ho parlato - riferisce - anche con Antonio Marra (l'ex-provveditore agli studi, ora fra i dirigenti dell'Ufficio scolastico regionale, ndr), che mi ha confermato l'assenza di comunicazioni ufficiali da parte del ministero.
E' possibile una terza ipotesi, che cioè la Moratti dia disposizioni per l'esecuzione della sentenza, ferme restando le operazioni già eseguite". Per fortuna nella nostra provincia il problema è molto meno grave che altrove. "Da noi - spiega Claudio Lacava, responsabile provinciale dell'associazione di insegnanti Gilda - non dovrebbero esserci grossi sconvolgimenti delle graduatorie. La grande maggioranza dei supplenti non ha frequentato le Ssis, sia per la lontananza delle sedi universitarie (Bologna, Parma) in cui tali scuole funzionano, sia per il loro costo elevato, sia per gli impegni familiari. In ogni caso Gilda ha appoggiato i ricorsi, poichè il punteggio così ottenuto è discriminante dal punto di vista economico e sociale. Non è giusto che vengano scavalcati tanti precari che aspettano perfino da vent'anni una sistemazione stabile. Il problema delle scuole di specializzazione, che si volevano favorire, non è stato discusso con i sindacati".


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