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Gazzetta di Parma-Scuola, nuovo stop alla riforma Tagli alle superiori ed elementari

Scuola, nuovo stop alla riforma Tagli alle superiori ed elementari La Lega: "Meno professoresse" DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA - Meno insegnanti donne. Più professori maschi, soprattutto dopo...

14/02/2003
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Gazzetta di Parma

Scuola, nuovo stop alla riforma Tagli alle superiori ed elementari La Lega: "Meno professoresse"
DALLA REDAZIONE ROMANA
ROMA - Meno insegnanti donne. Più professori maschi, soprattutto dopo le medie. Lo chiede la Lega, per bocca della deputata Bianchi Clerici, mentre la legge delega di riforma della scuola subisce un altro stop alla Camera, in attesa del parere della commissione Bilancio.

Il Carroccio dunque lancia un bel sasso nello stagno: troppe donne insegnanti possono costituire "un handicap nei processi educativi e di maturazione degli adolescenti, soprattutto maschi". La deputata Bianchi Clerici ha presentato un ordine del giorno alla legge in cui si impegna il Governo a reclutare "più insegnanti maschi".

E intanto prosegue l'iter del testo delega. La Camera ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall'opposizione, poi alla ripresa del dibattito in aula, ieri, c'è stato un altro blocco. La commissione Bilancio non ha infatti espresso alcun parere sulla copertura finanziaria della riforma "perché il ministero dell'Istruzione non ha fornito le cifre necessarie".

Ma non c'è solo questa "bomba" che sta facendo slittare i tempi del dibattito. L'altra mina vagante riguarda il testo della delega, approvato dal Senato, che fa riferimento alla Finanziaria 2002. I tecnici sono al lavoro per interpretare i regolamenti legislativi e probabilmente, una volta licenziata dalla Camera, la delega dovrà tornare al Senato per modificare il testo e inserire la "finanziaria" 2003.

Una volta superati questi scogli, cosa accadrà? Il Governo avrà 24 mesi di tempo per mettere a punto i decreti attuativi. Dovranno essere rivisti i programmi, i cicli scolastici, i trasferimenti del personale insegnante e non docente, organizzare l'anticipo volontario del primo anno della materna e delle elementari. Per il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti quello che conta è "lasciarsi alle spalle la cultura dell'obbligo come funzione coercitiva dello Stato per affermare una nuova cultura in cui istruzione e formazione sono considerati i nuovi diritti-doveri di cittadinanza".

Ma le novità nel mondo della scuola non finiscono. In vista una riduzione di organico consistente nelle scuole superiori ed elementari. Sarebbe l'indicazione emersa in un incontro tra sindacati e responsabili del ministero sulla riduzione di organico docente prevista nella Finanziaria 2003 e pari a 12.500 posti a partire dal prossimo settembre. Per il momento non sarebbe ancora stata definita una quantificazione dei tagli per ciascun ordine. Non sarebbe previsto, ad ogni modo, la riduzione di organico nelle scuole dell'infanzia (per le quali, anzi, si potrebbe prospettare un aumento del numero dei docenti). Tagli più consistenti, al contrario, nelle scuole elementari e nelle superiori; riduzione contenuta, invece, nelle scuole medie.

Elisabetta Martorelli


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