Gazzetta di Parma-Scuola, la Moratti va avanti Ma sulla sperimentazione insorge tutto l'Ulivo

Scuola, la Moratti va avanti
Ma sulla sperimentazione insorge tutto l'Ulivo
ROMA - Va avanti il piano di sperimentazione da parte del ministero della Pubblica istruzione sull'anticipo delle iscrizioni alle scuole materne e elementari. Fonti ministeriali confermano che è stato presentato al Consiglio nazionale della pubblica istruzione il documento con i contenuti del piano di sperimentazione che il ministro Moratti propone per l'anno 2002/03. La riunione è stata presieduta dal sottosegretari Valentina Aprea che ha illustrato i punti fondamentali della proposta.
Anticipo a 3 anni compiuti entro il 28 febbraio per le scuole di infanzia e a 6 anni compiuti entro il 28 febbraio per la prima elementare, cambieranno i modelli organizzativi, ci sarà la figura del maestro prevalente.

L'intenzione, confermano le fonti ministeriali è quella di verificare, con modalità scientifiche gli aspetti più innovativi dei nuovi programmi. Si tratta in sostanza di un test di efficacia delle nuove proposte didattiche, una verifica dei programmi all'interno delle scuole prima che queste proposte siano trasformate in legge. Entro 45 giorni il Consiglio Nazionale della Pubblica istruzione darà il parere, obbligatorio, ma non vincolante e poi il ministro procederà con un decreto per far partire la sperimentazione. Sembra che il Cnpi sia intenzionato a esprimersi entro la fine di agosto, anticipando un po' i tempi per permettere quanto prima l'emanazione del decreto. Intanto, sulla riforma, l'Ulivo attacca il ministro Moratti. I senatori del centro sinistra hanno annunciato l'assoluta opposizione al decreto legge, ma anche alla sperimentazione sull'anticipo delle iscrizioni alle scuole materne e elementari. Critiche aspre sono partite fra l'altro da Albertina Soliani e Enzo Carra della Margherita che hanno definito la Moratti "la cenerentola del Consiglio dei Ministri", perché incapace di far rispettare la scuola dal punto di vista delle risorse e hanno accusato il ministro di avere un rapporto "mordi e fuggi" con il Parlamento. Si teme che un provvedimento così affrettato danneggi gli studenti italiani. "Il ministro - ha sottolineato la Soliani - sceglie la via precaria della sperimentazione gettando nel panico i cittadini e fa pesare questa decisione sulla testa delle famiglie e dei bambini".