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Gazzetta di Parma-La preoccupazione dei sindacati.

La preoccupazione dei sindacati. "Svolta o si rischia di compromettere l'inizio delle lezioni" Nessun allarmismo, ma una certa preoccupazione sì. Graduatorie, nomine, ruoli: dai sindacati arriva ...

15/07/2004
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Gazzetta di Parma

La preoccupazione dei sindacati.

"Svolta o si rischia di compromettere l'inizio delle lezioni"
Nessun allarmismo, ma una certa preoccupazione sì. Graduatorie, nomine, ruoli: dai sindacati arriva una precisa richiesta di chiarezza, condizione necessaria per recuperare una situazione che a qualcuno pare già compromessa. "C'è il rischio che le graduatorie provvisorie possano non uscire in Emilia in tempi utili all'inizio dell'anno scolastico, e questi ritardi naturalmente si ripercuoteranno sui ruoli e sull'avvio dell'anno.
Si potrebbe intanto procedere alle immissioni in ruolo dei docenti della prima e della seconda fascia - dice Claudio Schiaretti, segretario Cgil scuola - ma dal ministero non è arrivata alcuna comunicazione". Le immissioni in ruolo "tamponerebbero", ma non sanerebbero, il problema.
I numeri relativi al Parmense lo confermano: "La situazione più eclatante - continua - è quella delle scuole elementari, dove escludendo il sostegno devono essere assegnati circa 180 posti; di questi, stando alle indiscrezioni, una trentina dovrebbero essere di ruolo, ma tutto il resto dovrebbe essere coperto da supplenze annuali, cioè dai precari della famosa terza fascia sulla base delle graduatorie". Quelle stesse graduatorie sulle quali al momento campeggia un enorme punto interrogativo. "Il problema, sia chiaro, non dipende dai Csa, che stanno lavorando: il Csa di Parma - sottolinea il segretario della Cgil scuola - ha fatto ciò che poteva, cioè ha pubblicato le graduatorie della prima e della seconda fascia. Il problema vero è più in alto: è l'incertezza e della situazione politica, la mancanza di direttive chiare".
Due, per Schiaretti, gli auspici a breve termine: "Noi stiamo aspettando da un lato che il parlamento decida finalmente cosa fare, e dall'altro che il ministero proceda comunque nella definizione dei ruoli. Tutto questo deve avvenire nell'arco di 10 giorni al massimo, altrimenti vengono meno i tempi tecnici". Per Livio Fracassi, segretario della Cisl scuola, "il primo settembre gli insegnanti potrebbero non essere al loro posto. Se le graduatorie provvisorie saranno pubblicate dopo il 20 agosto - spiega - si andrà poi a settembre per quelle definitive, dopo le quali si passerà alle nomine. Risultato: gli insegnanti non saranno a scuola dal primo settembre, con un danno sia per la programmazione scolastica sia economico per gli stessi supplenti". Il ritardo determinato dalla confusione legislativa crea dunque disagi a diversi livelli: in primo luogo proprio agli stessi insegnanti, costretti a rimanere sempre sul "chi vive" (appena uscite le "provvisorie", devono controllare l'esattezza della propria posizione ed eventualmente - se riscontrano errori di punteggio - procedere al reclamo): "Il grande problema - sottolinea Fracassi - è che la gente sta impazzendo, proprio perché non sa quando esce la graduatoria e deve controllare il punteggio. Io ho chiesto e chiedo al Csa che venga comunicata una data certa entro la quale sicuramente non succede nulla, in modo da mettere un po' tranquille queste persone e "salvare" la loro estate. Nel frattempo, il ministero deve dare comunicazioni sui ruoli, deve dire quanti e quali ruoli intende fare". Per il segretario della Uil scuola, Nicola Mondelli, "gli emendamenti risolveranno in parte la situazione, ma probabilmente questo non consentirà di pubblicare le graduatorie di terza fascia in tempo utile per le eventuali nomine in ruolo". "Se entro il 27 luglio il decreto contenente gli emendamenti sarà approvato e trasformato in legge, almeno la possibilità teorica di farcela potrebbe esserci: staremo a vedere" commenta, imputando alla politica una larga fetta di responsabilità ("Dovuta anche probabilmente alla scarsa conoscenza delle strutture che regolano la scuola"). "Il mio augurio? Che il decreto si trasformi in legge nel giro di una settimana. Sarebbe una soluzione meno traumatica di altre; se rimangono le vecchie norme, infatti, salta tutto: i Tar - conclude Mondelli - daranno senz'altro ragione ai ricorrenti". "Siamo nel caos più totale, un caos determinato dall'approvazione di un decreto che ha reso tutto ingestibile e ha fatto slittare i tempi. Ora si rischia di far avvenire le nomine ad anno scolastico iniziato", dice il segretario dello Snals Ernesto Devodier, che osserva con amarezza: "Il problema è stato a livello politico. Noi abbiamo cercato di parlare, ma anche i nostri parlamentari non ci hanno ascoltato. Cosa ci auguriamo adesso? Che la retroattività dell'articolo sul raddoppio del punteggio per il servizio in zone disagiate sia tolta e che le graduatorie escano entro il 20-25 agosto: in questo modo si potrebbero fare le nomine intorno all'8-10 settembre; se si andasse più avanti con le "provvisorie", fino al 20 settembre non si nominerebbe più nessuno. Poi - osserva il segretario dello Snals - c'è tutto il capitolo dei ruoli: il Ministero deve dire quanti e quali".


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