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Gazzetta di Modena-I genitori? Vogliono maestri più stabili-Caso limite: metà personale è precario

IL DIRETTORE DELLE ELEMENTARI "I genitori? Vogliono maestri più stabili Caso limite: metà personale è precario" vi.bra. Franco Fondriest, (nella foto) direttore didattico dell'8° Circolo ...

21/11/2002
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Gazzetta di Modena

IL DIRETTORE DELLE ELEMENTARI
"I genitori? Vogliono maestri più stabili
Caso limite: metà personale è precario"

vi.bra.

Franco Fondriest, (nella foto) direttore didattico dell'8° Circolo delle scuole elementari di Modena, allarga le braccia di fronte a una situazione che sembra insanabile.
"Si discute tanto di riforme di sinistra e di destra - lamenta - ma sarebbe più opportuno discutere su come amministrare bene la scuola. Perché è solo così che si può dare vera qualità al servizio pubblico e si evita che la scuola pubblica diventi una scuola scassata e marginale.
Tra le prime cose che interessano ai genitori c'è quella di avere insegnanti stabili. Se non si assicura questo non si può assicurare una scuola che dia fiducia alle famiglie.
Devo ammettere, comunque, che i docenti e i dirigenti hanno più buon senso di quanto ne abbiano le regole che stabiliscono l'organizzazione scolastica".
Fondriest allude a quelle situazioni in cui si riesce a garantire la continuità didattica con insegnanti che rinunciano a trasferimenti e preferiscono trattenersi là dove hanno iniziato l'anno. Ma non sempre si possono pretendere dai docenti, sacrifici economici. Se gli si chiede come sia possibile fare una riforma della scuola in queste condizioni, lui risponde che "non si può fare alcuna riforma con insegnanti precari, anche se possono essere validi insegnanti". E mette in tavola i dati.
In provincia di Modena ci sono 2500 posti precari. Su 10.000 addetti alla scuola, ci sono 34 posti vacanti di dirigente scolastico, 1356 di insegnante. Tra bidelli e personale tecnico e amministrativo i posti vacanti, sempre nella nostra provincia, sono 796. "Un esempio? - continua il direttore - A Castelvetro c'è una scuola col dirigente precario e sono pure precari 49 insegnanti su 125, 22 bidelli su 35, e 4 amministrativi su 7.
Come si può garantire un'identità pedagogica e un'offerta formativa con situazioni del genere? Qui c'è gente che arriva con la valigia in mano per fare una supplenza".
Come se ne esce? "I precari sono validi ma non possono assicurare continuità. Se il governo non nomina in ruolo questi lavoratori la situazione non cambierà. D'altra parte, la macchinosità delle supplenze è tanto complessa che il supplente spesso neppure riusciamo a trovarlo".
C'è da ricordare infine che il precario garantisce allo Stato un risparmio notevole poichè specula sulla mancata progressione di carriera del docente: anche dopo vent'anni di lavoro annuale viene pagato con lo stipendio di prima nomina.
Inoltre, la maggior parte dei docenti precari viene privata dello stipendio estivo e molto spesso viene mandata a riposo forzato. Nei periodi di Natale e Pasqua e, nei casi estremi, anche nei periodi che vanno dalla fine delle lezioni di giugno al giorno degli scrutini".


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