Gazzetta di Modena-Gli studenti in corteo contro la Moratti

Oggi in centro la manifestazione, dopo le polemiche la Sinistra Giovanile non porterà né insegne né simboli
Gli studenti in corteo contro la Moratti
Sit-in finale in piazza Roma - Lunedì lo sciopero degli insegnanti

Venti di guerra e polemica sulla scuola che si appresta a vivere una manciata di giorni di manifestazioni e protesta. A cominciare da questa mattina quando alle 9, da piazzale Sant'Agostino, partirà il corteo promosso dal Forum degli studenti contro la riforma Moratti, l'autonomia scolastica e la legge Finanziaria. Una manifestazione che si snoderà fino a piazza Roma (possibili variazioni di percorso degli autobus che transitano in centro tra le 8.30 e le 13) cui parteciperanno anche i giovani della Sinistra Giovanile che, in risposta alle accuse di egemonizzazione lanciate dal Forum l'altro giorno, ieri ha diramato un comunicato con cui invita i suoi aderenti alla partecipazione ma "senza simboli e senza bandiere così come previsto dallo statuto del Forum. Per la Sinistra Giovanile - scrivono il segretario cittadino Alessandro De Nicola e quello provinciale Alberto Bellelli - l'avversario da affrontare è il ministro Moratti e non certo il Forum o una qualsiasi organizzazione presente "individualmente" al suo interno". E dopo gli studenti, lunedì, scenderanno in strada gli insegnanti, almeno quelli aderenti a Gilda, Snals, Cisl e Uil che confluiranno a Bologna per la manifestazione regionale della giornata di sciopero di tutto il personale della scuola. Proprio lo stato della scuola pubblica, il trattamento dei docenti, la Finanziaria, i temi al centro dello sciopero che non vedrà però schierati gli aderenti alla Cgil chiamati a raccolta invece il 18 per uno sciopero generale che tratterà anche ma non solo i problemi degli operatori dell'istruzione. Anche in questo caso botta e risposta polemici tra le diverse sigle, con la Cisl che parla di "sciopero sbagliato il 18, perchè proclamato da mesi e con valenze plurime ma sempre a connotazione politica e non sindacale" e la Cgil che si difende ricordando anche che i suoi aderenti sono liberi di aderire ad entrambe le manifestazioni "assolutamente legittime contrariamente a quanto si starebbe dicendo negli ambienti scolastici".