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Gazzetta di Modena-'E' una riforma da bocciare'

'E' una riforma da bocciare' Docenti elementari preoccupati per i cambiamenti di Gabriele Bassanetti Manifesta la sua perplessità sulla riforma della scuola, un gruppo di docenti elementari de...

29/06/2003
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Gazzetta di Modena

'E' una riforma da bocciare'
Docenti elementari preoccupati per i cambiamenti

di Gabriele Bassanetti

Manifesta la sua perplessità sulla riforma della scuola, un gruppo di docenti elementari del 2° circolo in rappresentanza dell'intero collegio docenti. "Da settembre 2003 - spiegano - la vita di insegnanti e alunni subirà un forte cambiamento e ci sono riflessioni e domande da fare.
"La riforma - continuano - pare blindata e calata dall'alto, senza la minima considerazione dei pareri della maggioranza degli insegnanti".
Si percepisce la volontà di abbreviare il più possibile i tempi di attuazione. I dati della sperimentazione in 152 scuole dovevano servire da supporto alla legge delega che invece ha seguito il suo iter senza attendere la verifica. "Come insegnanti - aggiungono - sentiamo l'esigenza di formazione e informazione per affrontare con cognizione di causa il cambiamento che ci attende. Le modifiche proposte sembrano non tenere conto di professionalità competenza e specializzazione scaturite da tante battaglie degli ultimi trent'anni. Le esperienze acquisite invece dovrebbero essere considerate un valore e costituire la base per un cambiamento nella continuità. La ricchezza professionale e la specializzazione acquisita dagli insegnanti nel modulo a tempo pieno, non trovano la dovuta valorizzazione nella figura dell'insegnante tutor-prevalente, riferimento praticamente unico per bambini e genitori: l'esperienza ci insegna che la pluralità limitata di figure di riferimento rappresenta nella scuola primaria un valore e non un disorientamento".
I timori per il futuro sono notevoli. "La riforma - concludono - coinvolge bambini, famiglie, insegnanti. Bambini e famiglie si ritroveranno un sistema organizzativo differente rispetto a quello praticato negli anni precedenti, con disagio per alunni e genitori di seconda, che avevano già iniziato un iter di scuola primaria strutturato in modo diverso. Quale futuro di integrazione si può prevedere per gli alunni portatori di handicap, vista la sensibile riduzione dell'organico di sostegno? La scuola a tempo pieno rappresenta da anni in questo comprensorio una risposta valida ai bisogni delle famiglie. Prevedendo 27 ore per tutti gli alunni, il tempo pieno dove si colloca? Possono bastare le sole tre ore opzionali facoltative? Non siamo chiusi o allergici alle novità: l'apertura al cambiamento fa parte della funzione docente. Ma vorremmo sapere quali pedagogisti e psicologi hanno sostenuto la riforma, in particolare l'anticipo?".


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