Gazzetta del Sud-Moltì sì, ma anche parecchi no

Le reazioni

Contrari la Cisl (Scrima) e i Ds (Acciarini). A favore An (Valditara) e Fi (Santulli)
Moltì sì, ma anche parecchi no

Domitilla Lanfranchi

ROMA Molti sì e altrettanti no al decreto legge della Moratti sulla formazione dei docenti. La Cislscuola ribadisce il proprio parere negativo. "Proprio in materia di reclutamente ha detto Francesco Scrima, segretario generale Cislscuola non vi è traccia di un qualsiasi riferimento a una fase transitoria che colleghi il nuovo sistema con l'attuale emergenza precariato, vero dramma sociale". Qualunque modifica strutturale al sistema di reclutamento, secondo la Cisl, dove prevedere l'individuazione di soluzioni ai problemi attuali. "Non è tollerabile ha aggiunto Scrima in una nota che si intervenga invece facendo tabula rasa". "Siamo molto soddisfatti per l'annuncio del ministro Moratti sul mandato ricevuto dal Governo per risolvere l'annosa questione dei precari della scuola". Lo afferma Giuseppe Valditara, responsabile dell'ufficio scuola di An. "Il ministro ha mantenuto gli impegni presi con An di predisporre un piano di assunzione di tutti i precari italiani partendo, tra l'altro, dalla mia proposta. An ha quindi contribuito significativamente a questa soluzione". "Ho una sola domanda per il ministro Moratti: si è accorta che non ha più tempo, che siamo alla fine della legislatura?". Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds nella commissione Istruzione, replica così alle dichiarazioni del ministro dell'Istruzione. "È ridicolo afferma che un ministro in carica da quattro anni, dopo non aver fatto alcunché per risolvere il problema parli di una soluzione nei prossimi cinque. Ribadiamo per l'ennesima volta che la maggior parte delle assunzioni effettuate dal ministro Moratti sono state semplicemente un atto dovuto: al momento del suo insediamento, i concorsi erano già stati espletati, le graduatorie compilate e le risorse finanziarie stanziate dai governi di centrosinistra. Letizia Moratti ha solo espletato le assunzioni e dovrebbe smetterla di prendersi meriti non suoi". Quanto alla prospettiva di assorbimento quinquennale dei precari, la senatrice diessina sostiene che si tratta, "evidentemente, di semplici annunci: aspettiamo il piano, accompagnato dal relativo stanziamento di risorse, ma temiamo che finirà come per il piano di finanziamento della legge 53 del 2003. Otto miliardi di euro di cui si è visto il 2%". Un provvedimento che "rappresenta una svolta nelle procedure di reclutamento del personale docente perché dà la certezza del posto di lavoro, risolvendo l'annoso problema del precariato" e che "consentirà di rinnovare il corpo docente inserendo nelle scuole giovani neo-laureati abilitati". Paolo Santulli, parlamentare di Forza Italia, accoglie con "soddisfazione" il varo del decreto legislativo che innova il sistema di formazione degli insegnanti.

(sabato 26 febbraio 2005