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Gazzetta del sud-Fronte compatto contro la riforma Moratti

SINISTRA Fronte compatto contro la riforma Moratti "La scuola che vogliamo" Luisa Lombardo "Con una sc...

07/12/2002
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Gazzetta del Sud

SINISTRA

Fronte compatto contro la riforma Moratti
"La scuola che vogliamo"

Luisa Lombardo

"Con una scuola così, non si va da nessuna parte", dice Leo Stilo. E poi aggiunge: "Bisognerebbe cominciare tutto daccapo". Al dibattito promosso da 'Aprile per la Sinistra', sono tutti d'accordo con Stilo, segretario generale Cgil-Scuola. Viene chiamato in causa il Governo Berlusconi e ci sono accuse per tutti. Silvana Borgese, Sandro Morabito, Francesco Surace dicono che "non si può restare inerti di fronte al pesante attacco contro la scuola pubblica e se Berlusconi e i suoi alleati insistono a privilegiare il privato, il progetto va fermato con ogni mezzo". 'Aprile per la Sinistra', presieduta da Domenico Suraci, è l'associazione culturale che, anche a Reggio punta a ricompattare i DS. Si lavora a tutto campo, per superare i contraccolpi dell'insuccesso elettorale e ritrovare compattezza e quello della scuola è uno dei temi che fa da collante. Dal dibattito, presieduto da Leo Stilo, "Quale scuola vogliamo, quale disegno contrastiamo", emergono preoccupazioni. Non piace per nulla "la scuola che verrà. Ci sono pericoli di involuzione e segnali di restaurazione '#8211; ha detto il segretario generale della Cgil-scuola '#8211;, come testimonia il minacciato ritorno al maestro unico". Per sopraggiunti impegni, non sono presenti Pino Comerci, dell'Università di Messina, Giovanni D'Amico, presidente del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche dell'Università di Reggio Calabria e Caterina Gammaldi del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. "Si tratta solo di appuntamenti rinviati '#8211; assicura Stilo '#8211; poiché il dibattito, aperto da 'Aprile per la Sinistra', è solo avviato". Nella sala del Dlf, Silvana Borgese, dirigente scolastico, ha parlato di "Gestione ed autonomia scolastica". Sandro Morabito del Consiglio d'amministrazione dell'Università di Reggio Calabria, di "Università degli studenti" e Francesco Surace, responsabile provinciale Studenti.net, di "Quale scuola ci vogliono consegnare". Sui profili della Riforma e dell'entità delle modifiche apportate al sistema, l'attacco è a tutto campo e la scuola ridisegnata da Letizia Moratti sembra uscirne con le ossa rotte. "Da Gentile alla Riforma Berlinguer con il lancio sperimentale dell'autonomia, ecco che per la prima volta '#8211; afferma Borgese '#8211; entrano nel nostro vocabolario espressioni come 'personalizzazione dell'istruzione e dell'apprendimento'. Perché l'autonomia nasce proprio con l'intento di innalzare la qualità dell'istruzione, promuovendo il successo formativo di ogni alunno. Con Letizia Moratti, invece si capovolge il principio secondo il quale, è la scuola e non lo studente, il soggetto responsabile del successo formativo. Oggi lo studente che ha raggiunto i 13 anni e mezzo è costretto a scegliere fra studi liceali e formazione professionale, tra studio e lavoro". "Ma c'è anche una tendenza a svuotare il ruolo e le competenze degli studenti nelle scelte che investono il sistema scuola, con l'eliminazione delle rappresentanze dai centri decisionali", dice Sandro Morabito. "A ciò si aggiungono '#8211; afferma Francesco Surace '#8211; i grossi tagli contenuti nella Legge Finanziaria dello Stato in termini di risorse, ma anche di personale relativi al comparto scuola". "L'autonomia '#8211; dice Silvana Borgese '#8211; è oggi la scommessa per il territorio. Le scelte curriculari e le decisioni sull'investimento delle risorse si misureranno sul territorio con ricadute immediate e dirette". Non si deve mai dimenticare che il futuro del Paese si scrive fra i banchi di scuola.
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