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G.di Modena-Caro ministro Moratti, si riprenda la sua agenda

Scuola. Parte da Modena una forma di protesta nei confronti della responsabile governativa dell'Istruzione accusata di fare solo "spot" Caro ministro Moratti, si riprenda la sua agenda ...

27/11/2003
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Gazzetta di Modena

Scuola. Parte da Modena una forma di protesta nei confronti della responsabile governativa dell'Istruzione accusata di fare solo "spot"
Caro ministro Moratti, si riprenda la sua agenda
Il volume fatto pervenire ai prof e agli assistenti si intitola "Una scuola per crescere"
VINCENZO BRANCATISANO


"Caro ministro, si riprenda la sua agenda, perchè è una mera operazione di facciata". Altro che ringraziamento.
Un gruppo di insegnanti e di altri operatori scolastici della nostra montagna non ha gradito il regalo del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, la quale nei giorni scorsi aveva fatto pevenire ai docenti e agli assistenti delle scuole italiane un'agenda intitolata "Una scuola per crescere".
Nel corposo volume di colore verde azzurro vengono esposte le novità della contestata riforma della scuola voluta dal governo, cosa che ha irritato i docenti, già pronti per la manifestazione contro la riforma medesima in programma a Roma per sabato prossimo.
"Gentilissimo Ministro - hanno scritto - siamo un gruppo di operatori della scuola, docenti ed assistenti tecnici e amministrativi, in ruolo e precari, che proprio ieri hanno ricevuto, come Suo personale omaggio, la rifinita e colorata agenda scolastica, in cui, accanto allo spazio per scrivere le note giornaliere, per la verità poco, Lei ci illustra ancora una volta, dopo averlo fatto tramite spot pubblicitari, opuscoli e inserti contenuti in ogni genere di rivista la bontà della Sua riforma. Ora, senza scendere nei particolari di questa riforma, crediamo di doverLe dire che contestiamo sicuramente le modalità attraverso le quali sono stati spesi milioni di euro destinati alle Scuole (quanto ci sono costate queste patinate e multicolori agende?), che, anziché essere impiegati in operazioni di facciata (una riforma scolastica non può essere attuata "a suon" di spot, ma attraverso i canali più consoni, quelli istituzionali), potevano servire per garantire organici (docenti ed ATA); garantire il tempo scuola - pieno e prolungato - non come domanda individuale, ma come pieno diritto; effettuare qualche immissione in ruolo in più rispetto a quelle poche promesse. Con la coscienza che solo con un organico stabile si può garantire agli studenti la tanto sbandierata continuità didattica ed educativa. Senza contare che tali ruoli spettano di diritto al personale precario grazie al quale, ormai da anni la scuola pubblica può funzionare e che ha subito ogni genere di soprusi".
Per tutti questi motivi,"come segno tangibile di forte dissenso verso questo svilimento della scuola pubblica e delle sue risorse, economiche e soprattutto umane, Le restituiamo le nostre agende, certi che vorrà tenerne conto nelle sedi adeguate".
L'idea è stata condivisa dalla Cgil scuola di Modena, che aveva già programmato di riportarle a Roma, sabato, per poi consegnarle di persona alla Moratti.
Sul fronte scolastico modenese, intanto, rimane lo stato di disagio in cui versa un numero consistente di alunni disabili, privi ancora del proprio insegnante di sostegno.


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