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Formazione dirigenti scolastici: nessuna contrattazione integrativa

Sulla questione il Ministero ha emanato un "atto datoriale" spiegando che il "decreto Brunetta" ha sottratto la materia alla contrattazione integrativa. Ma c'è che si augura che il prossimo Governo modifichi questa impostazione

08/01/2013
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La Tecnica della Scuola

Rendere  i  processi  amministrativi «più efficienti e moderni».  Questa,  esplicitata dal  ministro  dell'Istruzione ,  Francesco Profumo, in una lettera alle famiglie, la finalità della nuova modalità  delle  iscrizioni  scolastiche, che da quest'anno saranno possibili  esclusivamente  on  line.  Stabilita dalla legge di "revisione della spesa" e illustrata da una corposa circolare predisposta dal Miur poco prima di Natale, la nuova procedura che prenderà avvio i121 gennaio e si concluderà  il  28  febbraio   riguarderà l'iscrizione, per i12013-2014, alle prime classi della scuola primaria e della  secondaria  di  primo  e  secondo grado. Sono escluse le scuole dell'infanzia, i corsi per l'istruzione degli adulti, mentre per le scuole paritarie aderire alla procedura on line sarà facoltativo. «Sconsigliamo le scuole dall'adottare  questa  novità   commenta  don Francesco  Macrì,  presidente  della Fidae,  la  federazione  che  rappresenta gli istituti paritari cattolici -. L'iscrizione non è solo un'operazione formale e burocratica, ma è il primo  momento  di  contatto  tra  la scuola, lo studente e la sua famiglia. Sotto il profilo pedagogico, ci sembra  un'operazione  pericolosa  perché allontanerà sempre di più la famiglia dalla scuola». La preoccupazione è condivisa anche da un gruppo di pedagogisti interpellati  dalla  rivista  Tuttoscuola, che  teme  «l'inaridirsi  del  rapporto tra la scuola e la famiglia» e lancia un allarme:  «La  già  scarsa  partecipazione  dei  genitori  alla  vita  della scuola può ulteriormente affievolirsi  se  il  contatto  con  gli  insegnanti sarà sostituito da flussi informativi sempre più dettagliati e frequenti». Il  riferimento  è  al  progetto  complessivo di dematerializzazione della  burocrazia  scolastica,  che  comprende anche il registro elettronico e le comunicazioni scuola-famiglia. Scettici sulla novità sono anche i sindacati di categoria. «Pur ritenendo importante  la  semplificazione  delle procedure si legge in una nota della Flc-Cgil crediamo che le iscrizioni  abbiano  una  valenza  che va oltre gli aspetti burocratici e rappresentino  un  momento  importante del rapporto tra scuola e famiglia e  segnaliamo  con  preoccupazione il carico di lavoro in più che l'introduzione di questa innovazione comporta per gli istituti scolastici e segnatamente per le segreterie». Anche per il segretario generale della  Cisl  Scuola,  Francesco  Scrima, «sui lavoratori, ancora una volta, si scaricherà  il  peso  maggiore  della nuova procedura». «Da luglio aggiunge il sindacalistasi sapeva che si sarebbe arrivati alle iscrizioni on line,  ma  l'amministrazione  è  giunta  impreparata  all'appuntamento. Così, molte famiglie che avevano già predisposto l'iscrizione cartacea, ora dovranno recarsi nelle scuole per aderire alla procedura on line, con inevitabile aggravio di lavoro per le segreterie.  Insomma,  toccherà  al personale far fronte all'emergenza». I  timori  dei  rappresentanti  dei  lavoratori si riferiscono al passaggio della  circolare  che  prevede  che  le scuole  «offriranno  un  servizio  di supporto  per  le  famiglie  prive  di strumentazione  informatica».  Ovvero: chi non ha il computer o il collegamento  Internet  potrà  utilizzare  quello  dell'istituto  dove  intende iscrivere il proprio figlio. Ma lo potrà  fare  anche  chi,  magari  per  timore di sbagliare, preferirà richiedere  la  consulenza  del  personale scolastico.  Quanti  potrebbero  essere? Secondo l'Istat, il 59,3% delle famiglie possiede un computer e il 55,5% dispone di un accesso a Internet. Più tecnologiche sono le famiglie  con  almeno  un  minorenne: 1'83,9% ha un computer e i179% ha accesso  a  Internet.  Quindi  il  21% non  è  connesso  ed  è  privo  dello strumento  basilare  per  l'iscrizione on  line.  Anche  solo  prendendo  in considerazione  quest'ultimo  dato, visto che le famiglie interessate all'iscrizione  on  line  sono  più  di  un milione e mezzo, è possibile prevedere che almeno 300mila nuclei saranno costretti a rivolgersi alle scuole  per  poter  completare  la  procedura  d'iscrizione. «L'esordio sarà sicuramente pesante aggiunge Gregorio Iannaccone, presidente di Andis, associazione di dirigenti scolastici ma da qualche parte  bisogna  pur  cominciare.  Sono sicuro che, la fatica di quest'anno,  diventerà  una  preziosa  risorsa per il futuro. Per progredire conclude il preside con una nota di ottimismoè necessario esplorare terreni nuovi».


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