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FLC-CGIL-Le schede - LE INDICAZIONI NAZIONALI

scheda 1.3 Le indicazioni nazionali Che cos'è: riferimenti normativi e contenuti. Tra i Regolamenti attuativi della Legge 53 c'è quello per la "Individuazione del nucleo essenziale dei pia...

05/09/2004
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scheda 1.3
Le indicazioni nazionali

Che cos'è: riferimenti normativi e contenuti.

Tra i Regolamenti attuativi della Legge 53 c'è quello per la "Individuazione del nucleo essenziale dei piani di studio scolastici per la quota nazionale", cioè sostanzialmente i futuri programmi nazionali.

I Regolamenti, per essere emanati, devono seguire un iter preciso. La bozza di Regolamento che il Ministro del Miur predispone, dovrà essere (lo prescrive la Legge 53) fatta di intesa con la Conferenza permanente stato-regioni, poi sottoposta al parere delle Commissioni Parlamentari, successivamente al parere del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti (art.117, comma II, Legge 400/'88), poi, ai sensi del Regolamento sull'Autonomia (art.8 D.P.R. 275/99), anche al parere del Consiglio Nazionale della P.I. .

Le materie da regolamentare ai sensi dell'art.7 della Legge 53 sono, anche se in forma leggermente diversa, indicate anche nell'art. 8 del DPR 275/'99 (vedi scheda 4.1): definizione di obiettivi generali e specifici; discipline e attività costituenti la quota nazionale dei curricoli e relativo monte ore annuale; orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli; standard relativi alla qualità del servizio; indirizzi generali per la valutazione degli alunni.

Tutto questo iter deve ancora essere percorso e quindi le attuali indicazioni Nazionali non sono prescrittive.

A che punto è

Le Indicazioni Nazionali sono allegate in "via transitoria" al Decreto legislativo 59/'04 e, la C.M.29/04 afferma che gli insegnanti sono tenuti a garantire solamente "la configurazione degli obiettivi di apprendimento"in esse contenuti. Il Ministro si è impegnata a Settembre 2004 ad avviare l'iter per la definizione del Regolamento e, in tale fase, a richiedere anche formalmente il parere del CNPI.

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil scuola hanno presentato ricorso al TAR (vedi scheda 6.1) impugnando le Indicazioni perché emanate in contrasto con la Legge 53.

Le nostre valutazioni.

In un processo di grande rilievo culturale e di delicatezza procedurale, quale risulta essere quello di riformulazione di programmi scolastici nazionali, la partecipazione, la condivisione ed il confronto tra soggetti interessati sono condizioni irrinunciabili e indicatori di trasparenza e democrazia.

La predisposizione delle Indicazioni Nazionali non ha visto alcun coinvolgimento perchè il Ministro ha scelto di affidare la scrittura delle Indicazioni ad una Commissione che non è mai stata ufficializzata, tanto da rendere impossibilel'interlocuzione con la stessa sia del mondo della scuola, sia del mondo della cultura e dei soggetti interessati.

Anche la scelta di allegare le Indicazioni Nazionali al Decreto Legislativo 59/'04, disponendone l'adozione in "via transitoria", formula non prevista dalla Legge 53/'03,costituisce oltre che un'evidente forzatura della normativa vigente, un ulteriore segnale di volontà di non coinvolgimento.

Il CNPI ha più volte richiesto al Ministro di riformulare le"Indicazioni Nazionali" apportando modifiche e integrazioni segnalate anche dal mondo della cultura e della scuola reale.

Esse sin ora hanno ricevuto solo pareri negativi dalla comunità culturale e scientifica.

Emblematica, al riguardo, la presa di posizione della comunità scientifica sull'assenza nelle indicazioni della teoria dell'evoluzionismo.

Che fare.

Innanzitutto va ricordato che gli attuali Orientamenti '91 per la scuola dell'infanzia ed i programmi dell'85 per la scuola elementare e del '79 per la scuola media non sono stati abrogati e quindi sono in vigore.

Gli insegnanti, rispetto alle Indicazioni, hanno solamente l'obbligo della "configurazione degli obiettivi di apprendimento" previsti nelle Indicazioni.

E' importante che le Indicazioni vengano lette e studiate da tutti gli operatori scolastici perché è in questo documento che troviamo esplicitata l'idea di alunno, di scuola, di società proposte da questo Governo e dal Ministro Moratti e che il mondo della scuola reale e della cultura ha già detto, motivandone ampiamente le ragioni, di non condividere.

Adesso, valorizzando l'Autonomia, le scuole potranno legittimamente sostenere e sviluppare la loro offerta formativa nel rispetto della Costituzione e degli attuali Orientamenti '91 e Programmi dell'85 e del '79.

Sarà un ottimo segnale per il Ministro che si è impegnata ad attivare tutte le procedure per l'emanazione del Regolamento come prevede la Legge 53/'03.

Riferimenti al sito:
Dopo darwin, torna anche l'uguaglianza, ma le indicazioni devono essere riscritte
https://www.cgilscuola.it/moratti/darwin4.htm

Decreto e autonomia scolastica nella scuola dell'infanzia/primaria/secondaria di primo grado
https://www.cgilscuola.it/moratti/sperimentazionemoratti/schedainfanzia1.pdf
13/5/03 - La Cgil Scuola sui piani della riforma
https://www.cgilscuola.it/moratti/la_cgil_scuola_sui_piani_della_r.htm

Parere del CUN
https://www.cgilscuola.it/moratti/cun.htm

Pronuncia del CNPI, assunta in data 17 dicembre 2003, sullo schema
https://www.cgilscuola.it/moratti/sperimentazionemoratti/pronunciaCNP.PDF

www.cgilscuola.it


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