FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3788261
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » FLC-CGIL-Le schede - IL PORTFOLIO

FLC-CGIL-Le schede - IL PORTFOLIO

scheda 1.4 Il portfolio Che cos'è: riferimenti normativi e contenuti. Il portfolio delle competenze individuali, che dovrebbe rispondere alla duplice funzione di documentazione del percorso...

05/09/2004
Decrease text size Increase text size

scheda 1.4
Il portfolio

Che cos'è: riferimenti normativi e contenuti.

Il portfolio delle competenze individuali, che dovrebbe rispondere alla duplice funzione di documentazione del percorso formativo e di certificazione delle competenze/abilità acquisite da ciascuno studente, rischia in realtà di essere ridotto ad uno strumento da compilare per una valutazione sommativa.

La Legge 53/'03 all'art. 3 rimanda ad un apposito Decreto l'emanazione di norme sulla valutazione del sistema educativo e degli apprendimenti degli studenti (vedi scheda 2.4); non nomina il portfolio, né indica attraverso quali strumenti vadano registrati valutazione e certificazione.

Neppure il Decreto legislativo 59/'04 nomina esplicitamente il portfolio: indica che è compito della scuola curare, con l'apporto delle famiglie, la documentazione relativa al percorso educativo e all'autonomia delle bambine/i e precisa che per la primaria e per la secondaria di primo grado tale compito è affidato prioritariamente al docente "tutor" (vedi scheda 1.1), con l'apporto degli altri docenti. Spetta ai docenti responsabili la valutazione degli apprendimenti e del comportamento e la certificazione delle competenze acquisite. Tra le disapplicazioni previste per il nuovo ordinamento figura anche l'articolo 177 del T.U., laddove tra l'altro veniva prevista la compilazione della scheda di valutazione da parte del Consiglio di Classe che verrebbe attribuita al tutor.

A che punto è.

Le norme emanate con il Decreto 59/'04 abbozzano una cornice incompleta e non entrano nel dettaglio dello strumento. Nel dettaglio entrano i documenti allegati allo stesso Decreto 59. Le Indicazioni (vedi scheda 1.3), in particolare, enucleano per ciascun settore struttura, funzione e compilazione del portfolio.

La CM 29 rimanda alle Indicazioni nazionali limitandosi a sottolineare la stretta connessione tra portfolio e piani di studio personalizzati ed il valore dell'aspetto documentale; più avanti invita ad approfondire le "riflessioni" che le indicazioni fanno a proposito di portfolio distinguendo due sezioni: una riguardante la valutazione e l'altra l'orientamento.

Per la "valutazione" dicono che tale sezione va compilata secondo quanto prescritto dall'art. 8 del Regolamento sull'autonomia (vedi scheda 4.1), il quale prescrive che il Ministro dell'istruzione deve emanare indirizzi generali, previo parere delle competenti commissioni parlamentari e sentito il CNPI.

Le nuove norme e i documenti allegati fanno confusione tra strumenti di valutazione e strumenti di orientamento e di documentazione dei processi formativi.

Anche il CNPI, nel parere espresso il 15 luglio scorso, segnala la confusione ed invita lescuole a valorizzare l'autonomia e la ricerca "visto che non esiste allo stato attuale uno strumento istituzionale, neppure di tipo indicativo".

Le nostre valutazioni

Emerge anche qui con forza, prioritariamente, la spinta a cancellare quanto già c'era, per rinominare le cose e lasciare un segno tangibile del proprio passaggio, senza i dovuti approfondimenti, in un campo che, per la sua peculiarità, è centrale nella funzione docente.

La cultura della valutazione ha segnato l'evoluzione del pensiero pedagogico dagli anni '60 in poi. Su di essa la ricerca pedagogica ha lavorato a lungo producendo idee e proposte. Un "portfolio" vago nei contenuti e povero di proposte non fa fare alcun passo in avanti, anzi rischia di cancellare quel che di positivo è stato fatto in questi anni.

Che fare.

Il Miur dovrà emanare disposizioni precise riguardanti i documenti atti alla certificazione; mentre, sull'aspetto dell'osservazione e raccolta documentale dei percorsi formativi degli alunni, prescrizioni che andassero oltre gli indirizzi generali rischierebbero di invadere il campo dell'autonoma progettualità delle singole scuole. Deve essere questa l'occasione per rivisitare le nostre migliori elaborazioni sulla valutazione, senza considerarci vincolati alla modulistica che le case editrici hanno proposto.

Le buone pratiche di documentazione e riflessione sui processi di insegnamento/apprendimento ai fini di una valutazione formativa sono da tempo una realtà in atto in moltissime scuole.

E' necessario che le scuole in questa situazione di incertezza e di confusione valorizzino tutti gli spazi di autonomia e di ricerca riservati alle responsabilità professionali.

Riferimenti al sito:
Decreto e autonomia scolastica nella scuola dell'infanzia/primaria/secondaria di primo grado

https://www.cgilscuola.it/moratti/sperimentazionemoratti/schedainfanzia1.pdf
www.cgilscuola.it


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL