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FLC-CGIL-Incontro all'Aran: partita sospesa, manca il pallone

Incontro all'Aran: partita sospesa, manca il pallone Per la seconda volta il Ministro chiede all' Aran di aprire le trattative con le organizzazioni sindacalisull'articolo 43 del CCNLsenza ave...

25/06/2004
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Incontro all'Aran: partita sospesa, manca il pallone

Per la seconda volta il Ministro chiede all' Aran di aprire le trattative con le organizzazioni sindacalisull'articolo 43 del CCNLsenza aver predisposto l'atto di indirizzo.

L'incontro odierno, infatti, si è aperto su una lettera, sicuramente autorevole perché firmata dal Ministro, priva dei presupposti tecnici e formali necessari all'apertura della trattativa.

Di fronte alla reiterata irritualitàcon cui si pone il documento, la FLC Cgilha richiamato l'esigenza imprescindibile del rispetto, in primo luogo da parte del Ministro, delle procedure contrattuali definite dal decreto 165/01 per i comparti pubblici. Non si poneinfatti una questione puramente formale, senza la legittimazione della Funzione Pubblica e la certificazione del Tesoro sulle risorse ci si prospetta, più che una trattativa, uno sterile scambio di opinioni. Anche se nella lettera il Ministro ha, a differenza della volta precedente, specificato le risorse disponibili, l'assenza della indicazione delle fonti da cui provengono i finanziamentiè allarmante. Con che cosa si finanzia l'introduzione del tutor? I finanziamenti hanno la stabilità necessaria ? Sono soldi di cui dispone il Ministero? E in questo caso a che cosa vengono sottratti? Alle supplenze? Agli organici che si continuano a tagliare?Solo un formale, preciso e sostanziato atto di indirizzo può precisare alle organizzazioni sindacali i "confini" in cui si muove una trattativa e permettere una serena valutazione.
La lettera, nel merito del Decreto 59/04, individua due aspetti contrattuali :

la definizione delle nuove professionalità e delle modalità organizzative necessarie a sperimentare gli anticipi nella scuola dell'infanzia
l' individuazione della funzione di tutor nella scuola primaria e secondaria di primo grado per dare attuazione alla personalizzazione dei percorsi di studio.
Sul primo punto la lettera, dopo il richiamo del testo del decreto,avanza la proposta che le " nuove professionalità" siano attribuite& al personale ATA, ed in particolare al profilo di collaboratore scolastico, per il quale si esercita su varie ipotesi che vanno dalle modalità organizzative interne alla scuolaalla istituzione di un profilo specifico.

Sul secondo, attenendosi a quanto già definito dal D.Lgsl. 59/04 e dalla C.M. 29, descrive la figura del tutor: docente incaricato di svolgere le funzioni relative al tutoraggio degli alunni, al coordinamento delle attività didattiche ed educative, alla cura delle relazioni con le famiglie, alla documentazione del percorso formativo, all'orientamento in ordine alle scelte delle attività educative ed opzionali; docente che ricopre funzioni che arricchiscono il profilo professionale e non nuova figura professionale; docente che, nei primi tre anni di scuola primaria vede una riduzione del suo orario di insegnamento a 18 ore settimanali.

La funzione tutoriale, dice la lettera, conferma la collegialità di tutti i docenti e "corresponsabilizza in diverso modo con pari dignità e sullo stesso piano tutti i docenti, ma richiede che un docente in particolare ne garantisca l'attuazione in modo razionale e unitario"

Non si capisce se ad offendersi debba essere il possibile tutor per essere trattato da sorvegliante o i non tutor che vengono blanditi con un formale riconoscimento della pari dignità negata nei fatti.

Alla contrattazione sindacale si chiede, inoltre, in modo residuale, di adattare il vigente quadro normativo riguardante orari, organizzazione del lavoro, regime delle prestazioni, alle concrete modalità di svolgimento della nuova funzione tutoriale, in tempo utile per l'avvio del nuovo anno scolastico e per assegnare le risorse necessarie al fondo dell'istituzione scolastica.

La FLC CGIL ha ricordato che il nostro sindacato ha avviato un ricorso in cui si impugna la violazione della contitolarità, della collegialità, della pari dignità e unitarietà del profilo e delle funzioni docente. In particolare il ricorso sostiene: "Appare evidente, quindi, come con le norme relative al Tutor il Miur abbia inteso creare una nuova figura professionale assolutamente inconciliabile con la contitolarità dei docenti e la pari dignità professionale degli stessi, violando in modo palese l'unitarietà della funzione docente prevista dal contratto nazionale di lavoro (art. 24 e 25) e travalicando in materie riservate dalla legge alla contrattazione (profilo professionale, orario di servizio, mobilità, retribuzione etc)."
Enrico Panini ha anche registrato positivamente il riconoscimento esplicito del Ministro sulla necessità di restituire pienamente alla contrattazione le materieche le sono attribuite dalla legge, ma ha immediatamente sottolineato una lettura riduttiva dell' articolo 43 del CCNL e, paradossalmente, persino dello stesso Decreto 59/04. Come si possono ignorare completamente esperienze e sperimentazioni positive, come le "sezioni Primavera",e pensare che il problema degli anticipi si ponga solo per le esigenze fisiologiche dei bambini anteponendole alla loro crescita e formazione?Le bambine ed i bambini "under 3 anni", ed i loro genitori, pongono alla scuola la richiesta di soluzioni ben più complesse sul terreno didattico e relazionale cui non si risponde trovando chi "badi" loro.
Infine è davvero straordinario che si pensi di aprire la trattativa in base all'articolo 43 del CCNL limitandola solo a due punti, quando l'impianto della Legge 53 e del Decreto 59 scardinano il profilo decente, l'organizzazione del lavoro, l'orario di servizio, la retribuzione, la mobilità&. Una ricognizione attenta di tutte le materie avrebbe costituto un segnale, ancora più significativo se accompagnato dalle tante propagandate risorse disponibili.
Le ragioni per avere un atto di indirizzo definito sono quindi molteplici ed in sua assenza non c'è trattativa.

A margine del confronto, approfittando del " tavolo costituito" , la FLC Cgil ha sollevato formalmente, dopo tante sollecitazioni informali, la richiesta delle ragioni per cui, dopo la sottoscrizione della sequenza contrattuale prevista dall'articolo 142 del CCNL, dopo che tutti i tempi procedurali indicati dall'articolo 147 del Dlgs. 165/01 sono stati abbondantemente superati , non sia ancora avvenuta la sottoscrizione definitiva.
L'Aran ha francamente riconosciuto che c'è un ritardo inspiegabile e che non sono note le ragioni per cui l'accordo è ancora fermo presso gli organismi di controllo.

Roma, 24 giugno 2004


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