Espresso-Scuola:Niente fondi per Ig Students

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Niente fondi per Ig Students
Idee, invenzioni, oggetti da produrre e pubblicizzare. Come veri capitani d'industria. Merito di una Fondazione che ha formato alla cultura d'impresa più di centomila liceali e universitari d'Italia. E che ora rischia di chiudere

di Graziarosa Villani
Per la scuola di domani Berlusconi sbandiera la strategia delle tre I (Inglese, Internet e Impresa). Eppure il suo governo ha appena tagliato i viveri alla Fondazione Ig Students, che dal 1998 ha formato alla cultura d'impresa oltre 100.000 tra liceali e universitari in tutta Italia. E così il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ig Students ha deciso per la liquidazione. Motivo? La mancata erogazione dei fondi da parte del ministero del Lavoro.

Iniziata in modo pionieristico sulla scia di esperienze europee analoghe, Ig Students Italia ha di fatto dato la possibilità ai giovani, con la collaborazione di presidi e rettori, di sperimentarsi imprenditori, creando una vera impresa che veniva liquidata con la fine delle lezioni. Lavorando in équipe, con la collaborazione di un tutor, gli studenti in piena autonomia ideavano un prodotto, lo realizzavano, lo pubblicizzavano e lo commercializzavano in apposite fiere. Per gli imprenditori in erba era un'occasione per assumersi i ruoli di amministratori delegati, direttori di marketing e di vendita. Una scuola di impresa sul campo per un più concreto accesso al mondo del lavoro.

I prodotti realizzati? Si va da Ugariello prodotto dall'impresa 'Mo Ce Vo'', cappellino lavabile sottocasco per chi usa molto gel, al telo mare che non vola 'via col vento' perché ha delle tasche agli angoli, dal libro prodotto da Comix sulle gaffe dei professori, a una speciale borsa d'acqua calda riempita di grano e da scaldare al micronde. Un mare di idee, di contatti, di esperienze raccontate nel volume 'Imprese da ragazzi' edito da Rai Eri e presentato il 27 marzo scorso a Viale Mazzini. Un libro pensato come un 'work in progress' che a questo punto, dicono dalla Ig Students, racconta una 'storia finita'. Tutto questo infatti, anche se Berlusconi continuerà a predicare la strategia delle tre I, è un'esperienza che non si ripeterà.

A nulla infatti hanno portato le frenetiche trattative tra i vertici dell'Ig Students e il sottosegretario del ministro Maroni Pasquale Viespoli per far sì che i fondi annunciati dal ministero, venti miliardi di lire, venissero erogati. Stessa sorte per i contatti con il ministro della pubblica istruzione Letizia Moratti e quelli col ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo, che avrebbero dovuto assicurare, attraverso il Cipe, altri 20 miliardi di lire circa. Risultato: la Ig Students chiude i battenti. Il liquidatore Romano Mosconi deve ora valutare se portare a termine le attività di quest'anno scolastico, che interessano 33.000 studenti per 800 imprese, delle quali il 63 per cento al sud e il 37 per cento al nord.