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Didattica a distanza obbligatoria Le lezioni recuperate a settembre

Le misure approvate dal Consiglio dei ministri per finire l’anno anche senza ripresa a maggio L’Istat: un terzo delle famiglie senza pc o tablet

07/04/2020
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Corriere della sera

Gianna Fregonara

utti promossi: «Per quest’anno è congelato il meccanismo dei debiti alle superiori». Niente esame per gli studenti della terza media e una maturità superleggera, con solo orale, in modalità a distanza, se non si potrà tornare a scuola. A settembre poi si recupereranno «gli apprendimenti», cioè il programma non svolto in questi mesi. È lo scenario contenuto nel decreto scuola approvato ieri dal Consiglio dei ministri, «decreto che permetterà — parole della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina — di terminare l’anno e traghettare la scuola verso il nuovo anno scolastico»: se non si tornerà in classe entro il 18 maggio, si cercherà comunque di continuare con la didattica a distanza che diventa obbligatoria e potrebbe essere la nuova modalità scolastica anche per settembre, quando si ricomincerà, nei primi giorni del mese: ancora non si sa se si potrà tornare tutti in classe.

Il governo ha cercato di fare un po’ di marcia indietro sulle promozioni: dalla prima bozza del decreto, si evinceva una promozione garantita, anche con il debito: un modo per dire già da ora agli studenti poco motivati di spegnere il computer. Nella nuova versione, la promozione resta garantita, ma è scritto espressamente che si valuterà «l’impegno dimostrato dagli alunni» nelle lezioni a distanza di questi mesi. Non la preparazione, difficile da quantificare, ma lo sforzo: dunque, chi vuole potrebbe anche prendere un sei vero in extremis.

Se il decreto deve servire a chiarire il percorso verso la fine dell’anno e per l’inizio del prossimo, restano ancora molte incognite che saranno chiarite dalle ordinanze del ministro nelle prossime settimane. La didattica a distanza, che «non sarà più un optional», ancora non riesce a raggiungere tutti gli studenti, come ha certificato l’Istat: un terzo di famiglie italiane non ha pc o tablet.

Il decreto contiene anche misure che riguardano gli insegnanti: permette al ministro di bandire i concorsi, anche se le prove non si potranno svolgere nei prossimi due mesi, e dà il via libera all’assunzione di 4.500 precari. Resta il nodo delle graduatorie di istituto che non verranno aggiornate. Difficile immaginare che cosa succederà a settembre quando sono previsti oltre 200 mila supplenti nelle classi, anche virtuali.

L’approvazione di questo decreto riceve l’applauso degli studenti dell’Udu le cui richieste sono diventate la spina dorsale delle misure per gli esami e la valutazione. Per l’abolizione dell’esame di terza media protesta Fratelli d’Italia: «Si sarebbe potuto fare a fine agosto», insiste la deputata Paola Frassinetti. «Se le scuole non riapriranno neppure a settembre, almeno si proceda con lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici», propone al governo Gabriele Toccafondi (Iv).