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Corrtiere-La maturità e altre sfide

MUTANTI IN PERIFERIA di VALERIO MAGRELLI In un intervento pubblicato qualche giorno fa su queste colonne, Eraldo Affinati ha parlato di quei ragazzi che, dall'estrema periferia romana, arrivan...

30/06/2003
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Corriere della sera

MUTANTI IN PERIFERIA

di VALERIO MAGRELLI

In un intervento pubblicato qualche giorno fa su queste colonne, Eraldo Affinati ha parlato di quei ragazzi che, dall'estrema periferia romana, arrivano ogni giorno in città, diretti a scuola o alle vie affollate del centro. Sono questi, conclude l'articolo, gli alunni che di mattina siedono sui banchi cercando di trovare la concentrazione necessaria per seguire i professori. Anche se in apparenza spensierata e chiassosa, spesso la loro esistenza risulta smarrita, sguarnita, indifesa: "Mangiano, giocano alla play-station e vanno a letto sotto i manifesti di Francesco Totti e Valentino Rossi". Leggendo questa frase, mi è tornato in mente il sonetto di Belli "La bbona famijja", con la celebre strofa finale: "E appena visto er fonno ar bucaletto/ 'na pisciatina, 'na sarvereggina, / e, in zanta pasce, sce n'annàmo a letto". Quella famiglia del lontano 1831 si preparava al sonno finendo un boccale di vino, andando al gabinetto, recitando le preghiere della sera. Malgrado la critica ritenga controversa l'età del locutore, ho sempre pensato che a parlare fosse un ragazzo (anche perché la poesia è dominata dalla figura della nonna). Proprio per questo, nonostante le infinite trasformazioni che la vita quotidiana ha subito in quasi due secoli, credo che la maggiore differenza rispetto alla Roma dei giorni nostri non riguardi i videogiochi o i poster degli eroi sportivi, bensì la condizione dell'adolescente.
Ciò che contraddistingue l'attuale situazione dei giovani è infatti, se possibile, un accresciuto senso di spaesamento, solitudine, estraneità. Di questo parla Affinati, soffermandosi su una particolare fascia sociale, a questo si riferisce un altro narratore romano, Marco Lodoli, in un libro di racconti uscito da Einaudi, "I professori e altri professori". Secondo Lodoli, il rito di passaggio più importante nella nostra società è rappresentato dall'esame di maturità, che appunto in queste settimane migliaia di studenti stanno affrontando. Si tratta di un momento cruciale: al ritorno dalle vacanze estive, i numi tutelari da sempre venerati (calciatori, motociclisti, modelle o attrici) potrebbero non essere più sufficienti a proteggere uomini e donne che si accingono a entrare nel mondo del lavoro o dell'università.
Ma se le difficoltà di inserimento appaiono oggettivamente sempre più pesanti, ciò che le rende ancora più minacciose è la caratteristica di un'età di cui tendiamo a dimenticare la violenza "chimica". Travolti da profonde trasformazioni fisiche, preda dei loro ormoni, nel giro di pochi anni questi individui acquistano decine di chili, crescono di mezzo metro, cambiano voce e viso e corpo e vita. Più che ad adulti, somigliano a lupi mannari, sono creature mutanti, tragicamente esposte a impressionanti oscillazioni di umore. E, soprattutto, sono anime in pena, soggetti privi di un'identità stabile, alla cieca ricerca di se stessi. Proviamo a ricordarcelo, e a non dimenticare quanto sia dura la loro iniziazione.


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