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Corriere-Scuola, la sfida di Epifani alla Moratti Stop alla riforma, si torna agli anni '50

La Cgil si mobilita: sit-in, manifestazioni e ricorso alla Consulta Scuola, la sfida di Epifani alla Moratti "Stop alla riforma, si torna agli anni '50" E sul "Riformista" il responsabi...

31/01/2003
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Corriere della sera

La Cgil si mobilita: sit-in, manifestazioni e ricorso alla Consulta

Scuola, la sfida di Epifani alla Moratti "Stop alla riforma, si torna agli anni '50"

E sul "Riformista" il responsabile dell'Istruzione si appella al dialogo

ROMA - Sit-in, assemblee, presidi davanti al Parlamento, ricorsi alla Corte Costituzionale e una manifestazione in piazza San Giovanni a Roma per il 12 aprile. La Cgil ha dichiarato guerra alla riforma Moratti. "Il modello di scuola della riforma ci riporta agli anni Cinquanta - ha affermato il leader del sindacato, Guglielmo Epifani, toccando il punto più contestato del provvedimento - quando esisteva ancora l'industria fordista e si avviavano i bambini a due strade professionali e formative diverse". L'annuncio delle ostilità precede di dieci giorni l'arrivo del disegno di legge nell'aula della Camera, dopo il voto favorevole del Senato. L'iter ha subito una forte accelerazione: la maggioranza ha blindato il disegno di legge trasformando i suoi emendamenti in ordini del giorno. La prima grande riforma del centrodestra potrebbe essere approvata rapidamente, entro febbraio. Ma il sindacato non intende restare alla finestra. Le mobilitazioni rinsalderanno nelle scuole e nel Paese l'opposizione al progetto della Moratti, in vista della grande manifestazione nazionale. Da viale Trastevere continuano a partire appelli alle opposizioni affinché la discussione sulla scuola si svolga in modo bipartisan. L'ultimo, a firma del ministro dell'Istruzione, sarà ospitato proprio oggi sulle pagine de Il Riformista . "I sistemi politici maturi fanno ricorso a questo metodo - scrive Letizia Moratti -; Bush e Clinton si sono messi d'accordo, dopo un faticoso negoziato, sulla riforma scolastica denominata No child left behind . In Italia gli schieramenti tendono a sovraccaricare il problema della scuola di contenuti ideologici, facendo prevalere gli aspetti che dividono su quelli che uniscono".
In Parlamento tra maggioranza e opposizione il dialogo, per quanto tenue, sopravvive. Il punto più delicato riguarda proprio un possibile rafforzamento della base culturale nel primo anno della formazione professionale per evitare scelte precoci e irreversibili. Ma la Cgil si prepara ad una lunga campagna. "Se approveranno questa legge noi non ci fermeremo - ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani -. Ci vorrà un giorno, un mese, un anno, un'altra legislatura, ma noi combatteremo con tutto il nostro impegno e faremo di tutto perché sia riaffermato un disegno riformatore".
G.Ben.


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