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Corriere-Scuola, domani lo sciopero di Cisl, Uil e autonomi Venerdì toccherà alla Cgil

Scuola, domani lo sciopero di Cisl, Uil e autonomi Venerdì toccherà alla Cgil "I motivi della protesta sono il contratto scaduto da nove mesi e una Finanziaria avara" ROMA - I motivi di inso...

13/10/2002
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Corriere della sera

Scuola, domani lo sciopero di Cisl, Uil e autonomi Venerdì toccherà alla Cgil

"I motivi della protesta sono il contratto scaduto da nove mesi e una Finanziaria avara"

ROMA - I motivi di insoddisfazione sono gli stessi: una Finanziaria giudicata avara, una riforma che non convince e, soprattutto, un contratto scaduto da nove mesi. Ma questo non è bastato a trovare una linea comune. E i sindacati si presentano divisi all'appuntamento con gli scioperi della scuola che segnano questo inizio d'autunno. Domani la protesta di Cisl, Uil, Snals, Unicobas e Gilda, che coprono oltre il 70% del personale iscritto al sindacato. Venerdì lo sciopero generale della Cgil. Che fermerà non solo la scuola, dove il sindacato ha un peso del 25%, ma tutti i settori. Le differenze, però, vanno al di là del calendario. Enrico Panini, Cgil, ci va giù duro: "Qualcuno usa lo sciopero del 14 solo per depotenziare quello del 18". E ancora: "Alcuni presidi boicottano la nostra protesta: dicono ai professori che non è legittima e che rischiano sanzioni. Una falsità". Risponde Giorgio Rembado, dell'associazione presidi: "Solo propaganda". Uno sciopero da separati, dunque. Tutti i sindacati ammettono che così la protesta avrà meno forza. Ma ognuno respinge l'accusa di aver rotto l'unità. "Non potevamo certo partecipare alla protesta della Cgil - dice Daniela Colturani (Cisl) - perché è contro il patto per l'Italia e, quindi, anche contro noi che l'abbiamo firmato". Panini rilancia: "Un nuovo sciopero comune a novembre con una grande manifestazione a Roma". Ieri la prova generale: contro la riforma, 50 mila studenti della Sinistra giovanile hanno sfilato in 30 città. Mentre dalla capitale Piero Fassino, insieme a Sergio Cofferati, ha accusato la Moratti di "mettere in discussione il principio d'uguaglianza della scuola italiana".
Il ministero dell'Istruzione replica ricordando la richiesta al Tesoro per immettere in ruolo 21 mila insegnanti. Mentre Renato Schifani (Fi) apre sulla Finanziaria: "Il Parlamento potrebbe trovare nuovi fondi per l'università".
L. Sal.


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