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Corriere - Scuola, arriva la "punizione sociale"

Milano, i ragazzi avevano rotto una maniglia. "Meglio della sospensione, abbiamo capito quanto è importante assistere le persone" Scuola, arriva la "punizione sociale" Due giovani...

31/01/2002
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Corriere della sera

Milano, i ragazzi avevano rotto una maniglia. "Meglio della sospensione, abbiamo capito quanto è importante assistere le persone"

Scuola, arriva la "punizione sociale"

Due giovani "condannati" dal preside a far compagnia agli anziani dell'ospizio: un'esperienza positiva

"Ma davvero... E chi l'avrebbe mai detto..." allarga le braccia Claudio Antico, 17 anni e una bocciatura nel curriculum. "Quando ho sentito quello che mi sarebbe capitato, mi sono detto che non stava né in cielo né in terra. Mille volte meglio la sospensione che finire in un ospizio... E invece, appena arrivato là, mi sono accorto che la mia vecchietta era proprio simpatica. Abbiamo sempre parlato in francese, perché a lei piace così e perché a me serviva per la scuola. Un'esperienza assolutamente positiva". E tutto sommato entusiasta è pure Davide Calvio, che di anni ne ha 15 e che quella maniglia non se la scorderà mai. "È stato un momento diverso dal solito..." si gratta la testa. "All'inizio ero traumatizzato e anche un po' imbarazzato. Poi la mia signora ha cominciato a chiacchierare e ho capito che era proprio carina. Mi ha fatto sentire subito a mio agio. Parlavamo in inglese e lei mi faceva un sacco di domande. Devo dire che è stato realmente piacevole". Se Claudio e Davide si sono risparmiati una sospensione e hanno invece vissuto un momento diverso, il merito va a un preside che da diversi anni fa andare avanti l'Itsos del Corvetto con idee sicuramente innovative. Sul piano didattico, grazie a scelte multimediali che oggi sono garanzia per il futuro dei ragazzi. Ma anche sul piano umano, grazie a iniziative di volontariato che serviranno a trasformare gli studenti del presente negli uomini e nelle donne del futuro. E tutto questo in un istituto tecnico che fin dai suoi tempi d'oro, quando era in via Pace, ha sempre accolto tra le sue aule parecchi ragazzi e ragazze a dir poco vivaci. Basti pensare che si è resa necessaria la figura di un bidello con il compito esclusivo di combattere il vandalismo.
"Da qui, da queste turbolenze, il bisogno di andare oltre i classici provvedimenti disciplinari della scuola - spiega il preside, il professor Giorgio Bagnobianchi -. E l'idea di arrivare a provvedimenti che io chiamo formativi. Anche perché in fondo il compito della scuola è proprio quello di formare gli individui. Ed ecco che in alcuni casi, in pieno accordo con il consiglio di classe, ho deciso di tramutare la sospensione nell'obbligo di passare qualche ora con gli anziani della vicina casa di riposo Ferrari. Per assistere i nonnini nell'approccio con l'euro o per leggere loro il giornale. Ma anche solo per fare quattro chiacchiere. Che spesso è l'assistenza più importante". Come conferma il direttore della casa di riposo, Claudio Gallozzi.
Felicemente sorpresi Claudio e Davide, sono al settimo cielo la signora Adriana Podetti e la signora Maria Pia Garzolini. "Abbiamo proprio passato alcune ore liete. Sì, un paio di giorni diversi dalla routine. Peccato che siano passati così in fretta. Adesso speriamo che tornino qualche altra volta, ma non per punizione...".


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