Corriere-Salute e istruzione, Napoli spende il doppio di Milano

Salute e istruzione, Napoli spende il doppio di Milano

Sanità: il costo medio nazionale è 700 euro per cittadino

ROMA - La Campania spende il doppio della Lombardia per assicurare ad ogni suo abitante servizi essenziali come sanità ed istruzione. Lo afferma il rapporto dell'Istituto di studi e analisi economica (Isae) effettuato sui conti pubblici delle Regioni a statuto ordinario che, dopo l'arrivo delle norme sul federalismo, hanno ottenuto piena autonomia in alcuni settori amministrativi. E' un'Italia a due facce quella descritta dall'Isae: al Sud, dove i servizi offerti sono di livello generalmente più basso, ogni cittadino costa di media all'ente locale 2.300 euro, al Centro il valore scende attorno ai 2.000 euro, mentre al Nord si registra una spesa pro capite di appena 1.500 euro, con una media nazionale complessiva di circa 1.900 euro.
Le Regioni più "oculate" sono il Veneto (1.468), l'Emilia Romagna (1.624), il Piemonte (1.608) e le Marche (1.870) accanto a quelle invece decisamente più "generose" nei confronti dei propri contribuenti come la Campania (2.552), la Calabria (2.505), l'Umbria (2.468), la Basilicata (2.322) e il Molise (2.305).
Secondo il rapporto, tra i settori ormai di competenza esclusiva delle Regioni, la sanità è quello che assorbe le spese maggiori con una media nazionale di 700 euro per ciascun cittadino. Molto meno costa l'istruzione-cultura che non supera i 410 euro, mentre agricoltura (23 euro)e assistenza sociale (28) sono le categorie in cui s'investe di meno. Nel dettaglio spicca il dato della Calabria che arriva a spendere per la sanità il triplo di quanto accade in Lombardia. E se in Basilicata l'istruzione di ogni abitante costa 630 euro, in Emilia Romagna ne bastano appena 287.
L.Tro.