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Corriere-Ruini promuove il buono scuola

Il cardinale sulla riforma Moratti. Messaggio di Berlusconi che rilancia le tre "i" Ruini promuove il buono scuola Il presidente della Cei: "Lo Stato non deve avere il monopolio" MILANO...

18/04/2002
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Corriere della sera

Il cardinale sulla riforma Moratti. Messaggio di Berlusconi che rilancia le tre "i"

Ruini promuove il buono scuola

Il presidente della Cei: "Lo Stato non deve avere il monopolio"

MILANO - Il cardinale Camillo Ruini sorride, "in realtà, sulla parità scolastica, sfondiamo una porta aperta...". E perché, eminenza? "Perché oggi tutti sanno che in generale i servizi sociali fondamentali, tipo la sanità, non è che debbano essere forniti solo dallo Stato. Certo lo Stato ha l'obbligo di garantire un minimo, ma poi tanti soggetti possono contribuire e partecipare. E come lo Stato dà delle risorse anche a quelle iniziative che si impegnano per la sanità pur non essendo pubbliche, tipo l'ospedale San Raffaele, allo stesso modo può tranquillamente avvenire la stessa cosa per l'educazione e la scuola...". Per questo il presidente della Cei ha un lampo negli occhi quando gli chiedono del buono scuola ideato dalla giunta polista della Lombardia, "una buona idea? Penso proprio di sì, anche se a me non interessa uno o l'altro metodo, in Europa ce ne sono diversi, l'importante sono i risultati". Che non riguardano solo l'aspetto economico, ha aggiunto, "è molto importante che ci sia il senso della complementarietà fra pubblico e privato, l'antagonismo non ha senso come la contrapposizione cattolici-laici che ha condizionato il dibattito ed è riduttiva, sbagliata: la Bocconi è molto importante, e di certo non è della Chiesa!".
Del resto il tema del convegno aperto ieri dalla fondazione Liberal era di ampio respiro, "L'educazione e l'istruzione nel XXI secolo". Oggi è prevista la relazione di Ferdinando Adornato e una tavola rotonda con Susanna Agnelli, lo psicanalista James Hillman e lo scrittore Abraham B. Yehoshua; sabato si chiude con Umberto Agnelli e Letizia Moratti. Berlusconi ha inviato un messaggio per rilanciare le famose tre "i" - internet, impresa, inglese -, "qualcuno si è scandalizzato, ma non credo siano in opposizione alle nostre radici classiche e umanistiche". Quanto alla riforma Moratti, "amplia e arricchisce il concetto di scuola pubblica".
Pure per Ruini "lo Stato deve continuare ad avere un grande ruolo nell'istruzione, ma non una specie di monopolio". Enrico Panini, segretario della Cgil scuola, non l'ha presa bene: "Non condivido nel modo più assoluto le parole di Ruini, la Costituzione va rispettata ed è chiara: stabilisce un obbligo preciso per lo Stato di garantire scuole pubbliche a tutti e ovunque. E dice che le private non possono essere finanziate".
Il cardinale, comunque, non si sbilancia sulla riforma: "È presto per un giudizio, c'è una struttura ma bisogna vedere i contenuti. Ci vuole una legislazione aperta e moderna: si sono già fatti dei passi, se ne possono fare altri". La scelta a 13 anni fra istruzione e formazione professionale va bene, "l'Italia aveva portato molto avanti il momento della scelta, forse troppo: l'importante è che non sia irreversibile e non si abbassi il livello educativo". Per il resto, "bisogna mantenere la struttura fondamentale dell'educazione classica, non dobbiamo disprezzare la nostra scuola, e sarebbe grave che proprio in Italia si perdesse la continuità con il mondo antico". Senza dimenticare formazione scientifica e lingue, scherza Ruini: "L'inglese io l'ho imparato a 67 anni, pian piano mi sono reso conto che dovevo conoscerlo, ma penso sia meglio cominciare a sei o otto...".


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